Multa e squalifiche: maxi stangata sul Caorso U19
Puniti dal giudice sportivo la società, un dirigente e un calciatore
Redazione Online
|1 settimana fa

Il giudice sportivo ha rifilato una maxi stangata sul Caorso Under 19 a seguito dell'anticipo di campionato giocato il 20 novembre contro lo Junior Drago San Giorgio, vinto dai locali per 3-2.
Innanzitutto, il dirigente Marco Amici è stato squalificato fino al 26 gennaio: «Prima dell'inizio della gara, il direttore di gara chiedeva ai dirigenti della società Caorso di completare la tracciatura di alcune linee di gioco. A seguito di tale richiesta, il signor Amici Marco, non in distinta, ma riconosciuto dal direttore di gara, entrava nel terreno di gioco, rivolgendo all'arbitro un'espressione ingiuriosa».
A fine gara, poi è scoppiato un parapiglia, per cui un calciatore del Caorso è stato squalificato per 5 giornate perché, si legge nel comunicato della Figc, «discuteva animatamente con l'allenatore della squadra avversaria. Una volta allontanati, detto calciatore rivolgeva un gesto volgare verso l'allenatore, da tale gesto scaturiva una rissa, durante la quale il direttore di gara ha visto il calciatore sferrare alcuni pugni nei confronti di calciatori avversari».
Per la società anche una pesante multa da 250 euro: «Al termine della gara, successivamente ad una rissa fra calciatori, alcuni spettatori forzavano un cancello adiacente il campo, facendo irruzione nel terreno di gioco. Alcuni di questi individui, di cui l'arbitro non ha saputo riconoscere alcuna appartenenza societaria, hanno violentemente colpito con pugni alcuni calciatori». Da qui la sanzione per non aver garantito la sicurezza all'interno del recinto di gioco.
Innanzitutto, il dirigente Marco Amici è stato squalificato fino al 26 gennaio: «Prima dell'inizio della gara, il direttore di gara chiedeva ai dirigenti della società Caorso di completare la tracciatura di alcune linee di gioco. A seguito di tale richiesta, il signor Amici Marco, non in distinta, ma riconosciuto dal direttore di gara, entrava nel terreno di gioco, rivolgendo all'arbitro un'espressione ingiuriosa».
A fine gara, poi è scoppiato un parapiglia, per cui un calciatore del Caorso è stato squalificato per 5 giornate perché, si legge nel comunicato della Figc, «discuteva animatamente con l'allenatore della squadra avversaria. Una volta allontanati, detto calciatore rivolgeva un gesto volgare verso l'allenatore, da tale gesto scaturiva una rissa, durante la quale il direttore di gara ha visto il calciatore sferrare alcuni pugni nei confronti di calciatori avversari».
Per la società anche una pesante multa da 250 euro: «Al termine della gara, successivamente ad una rissa fra calciatori, alcuni spettatori forzavano un cancello adiacente il campo, facendo irruzione nel terreno di gioco. Alcuni di questi individui, di cui l'arbitro non ha saputo riconoscere alcuna appartenenza societaria, hanno violentemente colpito con pugni alcuni calciatori». Da qui la sanzione per non aver garantito la sicurezza all'interno del recinto di gioco.

