Simon è a Piacenza: «Forti anche senza di me»

Il centrale cubano della Gas Sales, operato in Finlandia: «Inizierò subito a lavorare per tornare al più presto»

Alice Morelli
|13 ore fa
Roberlandy Simon con il professor Lasse Lempainen, che lo ha operato
Roberlandy Simon con il professor Lasse Lempainen, che lo ha operato
1 MIN DI LETTURA
Robertlandy Simon si dice «tranquillo e motivato».
Ieri è tornato dalla Finlandia, dove ha subito un intervento chirurgico alla gamba destra, necessario per risolvere il problema muscolare e tendineo che due settimane fa lo aveva fermato.
Il cubano inizierà subito il lavoro di riabilitazione per riprendersi entro i tempi previsti, che indicano in marzo-aprile la data del rientro. Proprio nel momento cruciale della stagione della sua Gas Sales Bluenergy volley.
L’infortunio, arrivato durante la rifinitura che ha preceduto la gara interna contro Padova dello scorso 3 dicembre, si è trasformato in un incubo per il centrale biancorosso.
L’unica procedura possibile, decisa di concerto con lo staff medico della società, era passare sotto i ferri.
Un’operazione, eseguita all’Hospital Pihlajalinna di Turku dal professor Lasse Lempainen, andata a buon fine.
Ora il centrale biancorosso avrà davanti tre mesi cruciali, che decideranno se il pubblico del Palabanca potrà rivederlo in campo entro i playoff, o se il rientro dovrà essere posticipato alla stagione successiva.
Tre mesi possono volare oppure sembrare infiniti: dove troverà la motivazione?
«Dovrò lavorare sodo e pensare solo al rientro. Sarò sempre in palestra, anche per stare vicino alla squadra: mentre loro si alleneranno, io sarò lì accanto per cercare di recuperare al meglio e per sostenerli anche solo moralmente. Sono una persona che crede che ogni cosa accada per un motivo. Evidentemente doveva succedere: l’importante è fare tutto il possibile per rimettere a posto ciò che è nelle nostre possibilità».
Ora dovrà cedere, temporaneamente, il testimone ai due colleghi di reparto, Francesco Comparoni e Joris Seddik.
«La squadra è in ottime mani. Sono entrambi centrali di grande talento e molto giovani. Spero riescano a restare motivati e concentrati, ma sono sicuro che faranno molto bene».
Lei è anche una figura importante nello spogliatoio. Lo si è visto nell’ultima gara contro Trento, quando si è alzato immediatamente per difendere il connazionale Josè Miguel Gutierrez dopo un contrasto a rete.
«Viste età ed esperienza, il mio contributo allo spogliatoio consiste anche in questo: sarò sempre lì con loro, pronto a dare un consiglio se serve. E se ci sarà da discutere con qualcuno per difendere un compagno, lo farò anche con le stampelle».