Dalla Calabria a Castello, sono due archeologi i morti nel rogo in A21

Francesca Pizzi e Giovanni Speranza, uniti nella vita e nella morte. «Due menti brillanti»

Redazione
|1 mese fa
I coniugi Francesca Pizzi e Giovanni Speranza, entrambi archeologi
I coniugi Francesca Pizzi e Giovanni Speranza, entrambi archeologi
1 MIN DI LETTURA
Sono Francesca Pizzi e Giovanni Speranza, coppia di archeologi reggini trasferiti a Castelsangiovanni, le vittime dell’incidente avvenuto all’alba di domenica sull’autostrada A21 tra Piacenza Ovest e Piacenza Sud. L’identificazione è ora ufficiale. Entrambi impegnati a fondo nel mondo della ricerca archeologica e della divulgazione culturale, avevano collaborato a lungo con le Soprintendenze calabresi e con il Museo Archeologico di Reggio Calabria, operando nei principali siti della Calabria meridionale, tra cui Reggio, Locri, Palmi e Oppido Mamertina.
Appena due settimane fa avevano partecipato a un convegno dedicato all’archeologia in Aspromonte, presentando un lavoro condotto nel territorio di Condofuri. «Amici e colleghi, professionisti esemplari»: così li ricordano, ancora increduli, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Reggio e Vibo Valentia. 
Anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e la consigliera Maria Ranieri hanno espresso profondo cordoglio: «Reggio Calabria perde due giovani eccellenze, due menti brillanti che con il loro lavoro portavano avanti la storia e la cultura del nostro territorio, anche lontano da casa».
Con la stessa passione e competenza, Giovanni Speranza stava ora collaborando con la Soprintendenza per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. Domenica mattina la Mitsubishi Asx su cui viaggiava con la moglie è sbandata finendo contro un camion in sosta su una piazzola, prendendo fuoco. Per loro non c’è stato scampo: sono morti carbonizzati.