Lollobrigida agli artigiani del gusto: «La prima sostenibilità è economica»

Il ministro dell'agricoltura ospite del convegno nello Spazio Rotative del Gruppo Libertà. «Con troppe regole si desertifica»

Filippo Lezoli
|1 settimana fa
I ministri Lollobrigida e Foti con il presidente del Gruppo Libertà Miglioli e i protagonisti del convegno “Gli artigiani del gusto” dedicato alle filiere del vino e dei salumi - © Libertà/Marco Grisoli
I ministri Lollobrigida e Foti con il presidente del Gruppo Libertà Miglioli e i protagonisti del convegno “Gli artigiani del gusto” dedicato alle filiere del vino e dei salumi - © Libertà/Marco Grisoli
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«La sostenibilità è in primo luogo produttiva, solo allora può essere ambientale, ma non si può perseguire la sostenibilità ambientale senza tenere conto della capacità di resilienza economica di chi produce». Prima di tutto, dunque, l’economia. Lo dice in modo chiaro Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare. Dice che da lì si deve partire se si intende percorrere la strada della sostenibilità. Difficile fare passi avanti su quella ambientale se i produttori non hanno benefici economici.
Ospite a “Gli artigiani del gusto”, l’evento con il focus su due eccellenze piacentine, salumi e vino, promosso, organizzato e ospitato allo Spazio Rotative dal Gruppo Libertà, il ministro ha spiegato che l’Unione europea ha diversi pilastri, ma se n’è scordato uno. «Ha dimenticato quello economico - dice - l’Europa non nasce dalla poesia, ma dalla pratica. Nel 1957 i padri fondatori nei Trattati di Roma hanno sostenuto che l’agricoltura è un elemento importante perché garantisce l’approvvigionamento alimentare e hanno evidenziato il ruolo dell’agricoltore, definito custode del territorio, già connettendosi così al principio di sostenibilità».
«Un’economia che sta bene - aggiunge - tendenzialmente è proiettata all’innovazione e al miglioramento continuo».