Ricerche archeologiche illecite, tre denunce. Recuperati anelli e monete
Operazione partita da Piacenza e condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna
Redazione Online
|3 settimane fa

Oltre 370 beni archeologici recuperati, tre persone denunciate. E' il bilancio dell'operazione condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna e avviata in provincia di Piacenza.
L’attività, che ha avuto origine a seguito della segnalazione pervenuta dalla Soprintendenza A.B.A.P. delle Province di Parma e Piacenza e con la collaborazione degli stessi funzionari archeologi e dei militari della Compagnia Carabinieri di Fiorenzuola, ha permesso di acquisire informazioni nei confronti di tre soggetti, residenti in provincia di Piacenza, che mediante l’utilizzo di metal-detector avevano effettuato delle ricerche illecite sul sottosuolo.
Gli elementi probatori raccolti circa la loro pratica di ricerche archeologiche illecite, erano plurimi e concordanti, a seguito dei quali sono state richieste e delegate dalla Procura di Piacenza varie perquisizioni presso i loro domicili. Le perquisizioni, svolte con il supporto dei carabinieri di Fiorenzuola D’Arda e l’ausilio dei funzionari archeologhi della SABAP di Parma e Piacenza, hanno permesso di recuperare e sequestrare complessivamente 375 beni archeologici: 309 monete antiche e 66 manufatti vari tra anelli, fibule, pesi, spilloni, tintinnaboli; tutti valutati, da un preliminare esame eseguito dai funzionari del Ministero della Cultura, di interesse archeologico. La perquisizione ha permesso, inoltre, di rinvenire e sequestrare alcuni arnesi utilizzati per l’illecita ricerca e per gli scavi clandestini: 7 metaldetector e 2 pale da scavo.
I tre soggetti, ritenuti responsabili, in ipotesi d’accusa, dei reati di ricerche archeologiche non autorizzate e di furto di beni culturali appartenenti allo Stato, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Piacenza.



