Ex Acna, accesso da via Tramello: la proposta anti-traffico dei residenti
Un gesto di partecipazione sul progetto: «Straordinaria opportunità per Piacenza»

Patrizia Soffientini
|2 settimane fa

Nel rendering sul progetto per ex Acna, c’è l’accesso delle auto proposto da un gruppo di residenti
A proposito di partecipazione. Sull’ex Acna, dove i lavori procedono spediti, un gruppo di residenti avanza per tempo una proposta all’amministrazione comunale. Perché qui dicono - siamo in presenza di una straordinaria estensione urbana che può cambiare il volto della città.
A farsi avanti sono Barbara Foppiani, Giuliana Pupazzoni, Laura Chiappa, Paola Subacchi ed Enrico Casaroli. « Riteniamo importante riconsiderare l’accesso delle auto al parcheggio attualmente previsto all’incrocio tra via Tramello e via San Bartolomeo, dove si trovava l’ingresso dello stabilimento Acna. Nella configurazione attuale, un numero stimato di 700-800 auto al giorno, si troverebbero, per arrivare al parcheggio, a percorrere tutta via Tramello, a lato delle Mura, oltre a transitare a fianco delle abitazioni poste lungo via San Bartolomeo».
La proposta prevede invece di spostare l’accesso al parcheggio nella parte iniziale di via Tramello. «Questa modifica proseguono i residenti - migliorerebbe sensibilmente la circolazione, evitando un ulteriore aggravio di traffico e inquinamento. Inoltre, permetterebbe una migliore progettazione e fruibilità di tutta l’area destinata a parco pubblico, che non verrebbe più interessata, se non marginalmente, dal continuo passaggio di auto previsto nel progetto attuale. Infine, permetterebbe anche una reale valorizzazione storica, architettonica e urbanistica delle Mura. Si creerebbero così le condizioni per lo sviluppo del “Parco delle Mura”, oggi purtroppo solo sulla carta, con Porta Borghetto, una volta restaurata, come fulcro di un collegamento ciclopedonale - proseguono i residenti - tra il centro città e il Po, restituendo finalmente a Piacenza il suo rapporto con il fiume e la possibilità di trasformare in futuro via Tramello in un nuovo “Pubbli-co Passeggio” in raccordo con via Maculani , già pedonale».
L’attuale configurazione del progetto, al contrario, rischia si fa ancora presente - di condannare via Tramello a rimanere un viale di scorrimento, «soffocato dal traffico e dal parcheggio selvaggio, rendendo le Mura di fatto invisibili e inaccessibili ai cittadini».
La proposta fa parte di un dialogo già instaurato con il Comune. I residenti stessi hanno organizzato due incontri pubblici il 6 marzo e il 26 giugno di quest’anno. Perché solo dal confronto con chi vive quotidianamente il territorio possono nascere - sostengono - soluzioni equilibrate, capaci di conciliare le esigenze di parcheggio con la necessità di ridurre il traffico e migliorare la qualità dell’ambiente urbano. Al centro di questa trasformazione, oltre al parcheggio, c’è la creazione di un nuovo parco urbano che migliori la vivibilità del quartiere, valorizzi la preziosa cinta muraria cinquecentesca e renda finalmente concreto il progetto del “Parco delle Mura.
Alcune proposte sono state peraltro accolte (« Abbiamo apprezzato», dicono gli abitanti). Quali? Per esempio l’arretramento della strada di accesso al nuovo parcheggio previsto lungo via Cantarana, rispetto alle abitazioni di via San Bartolomeo, con la creazione di una fascia verde di alberi e siepi a protezione dal rumore e dall’inquinamento. Oggi si chiede di fare un altro passo « perché il progetto ex Acna diventi un vero fulcro di rinnovamento urbano e un modello di riqualificazione capace di integrarsi in modo organico e coerente con l’ambizioso Piano Urbanistico Generale recentemente presentato alla città e le ultime notizie sui ritrovamenti archeologici emersi durante i lavori di bonifica e la conseguente necessità di ridurre di una trentina il numero dei posti auto previsti nel nuovo parcheggio ci offrono l’occasione». Si vuole una città che metta al centro il benessere degli abitanti, la qualità di spazi condivisi, la coerenza tra le diverse trasformazioni urbane. «Ci auguriamo che il dialogo costruttivo tra cittadini e Amministrazione comunale continui con questo spirito così che il progetto di riqualificazione dell’area ex Acna diventi più della somma delle sue parti e contribuisca a fare di Piacenza una città più vivibile, orgogliosa della propria storia e consapevole del proprio patrimonio».

