Arte e inclusione: nuova stagione per l'atelier di Fuoriserie

Lo spazio di via Felice Frasi a Piacenza si anima con laboratori e incontri

Marcello Tassi
Marcello Tassi
|2 settimane fa
Una parte del team di Fuoriserie
Una parte del team di Fuoriserie
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In via Felice Frasi a Piacenza, l’atelier Fuoriluogo apre le sue porte come si spalanca un quaderno ancora da riempire: una pagina bianca che invita a immaginare, scoprire, ricominciare. È qui che l’associazione Fuoriserie APS inaugura una nuova stagione di laboratori, incontri e progetti che intrecciano arte, inclusione e crescita personale, confermando la natura di questo luogo come spazio aperto, vivo, permeabile alla città e alle sue fragilità.
«Si parte con nuovi progetti e con la riapertura della stagione» spiega la presidente dell’associazione, Veronica Cavalloni, che racconta come l’atelier stia tornando a riempirsi di idee e mani al lavoro. «Due sono i percorsi già avviati. Il primo, “Dallo scatto alla shopper”, guidato dall’architetto Anna Caccialanza, trasforma le fotografie realizzate nel laboratorio urbano “Lungo la strada” in borse uniche: la stampa delle immagini viene trasferita sulla shopper, che diventa un pezzo irripetibile. Un modo per dare forma quotidiana alla memoria e al racconto visivo».
Il secondo laboratorio, “Comincia tutto con una bolla”, ha preso avvio con la creazione di quaderni artistici e proseguirà con due incontri condotti da Giulia Errichelli di Insight, dedicati alla serigrafia su maglietta. «Nei laboratori – aggiunge Cavalloni – abbiamo una decina di partecipanti seguiti dall’Ausl e due ragazzi in tirocinio che stanno apprendendo il mestiere legato al mondo dell’arte in un atelier».
La settimana si arricchisce anche del “Laboratorio Fuori Serie” del lunedì, rivolto agli artisti soci e ai ragazzi di Oltre l’Autismo, per poi aprirsi agli ospiti dell’Asp in attività tematiche condotte ogni volta da un esperto diverso: collage, fotografia e pittura. «Vogliamo avvicinare e includere le persone attraverso gli strumenti artistici. Non solo progetti di arte terapia, ma qualcosa di ancora più profondo: una ricerca personale che ha anche una finalità espositiva» sottolinea Cavalloni, ricordando che il laboratorio resta aperto a chiunque desideri proporre un’attività coerente con la missione inclusiva dell’associazione.
Il 5 dicembre l’atelier ospiterà la conferenza “Psicotrappole”, con gli psicologi Massimo Botti ed Elena Dacrema e le opere dell’artista Rodolfo Milani dedicate al “blablaismo”, le bugie quotidiane con cui cerchiamo di semplificarci la vita. La serata sarà anche l’occasione per inaugurare la collezione permanente con due sale espositive dedicate agli artisti di Fuoriserie.
Accanto alle attività interne, Fuoriluogo continua a dialogare con la città e con le scuole. «Il progetto parteciperà al bando Uau Pc! - Urban Art Unites Piacenza come già lo scorso anno» spiega Carmen Canevari di Fuoriserie. «Cooperiamo con realtà socio-educative per promuovere benessere e contrastare il disagio scolastico, portando laboratori espressivi nelle scuole primarie e, presto, anche nelle secondarie». In questo angolo di Piacenza arte, fragilità e comunità si incontrano. E ogni attività, ogni quaderno, ogni immagine si trasforma in un gesto di autonomia, un passo verso una città più inclusiva, dove l’immaginazione apre nuove possibilità di relazione e benessere.