«Insulti all'arbitro donna»: sei giornate di qualifica

Mano pesante del giudice sportivo con l'allenatore del San Rocco Juniores. Un mese al mister del Fiorenzuola, Araldi

Redazione Online
|4 settimane fa
Repertorio
Repertorio
1 MIN DI LETTURA
Gli insulti rivolti all'arbitro donna nel corso della gara dello scorso fine settimana sono costate sei giornate all'allenatore del San Rocco Juniores. «Al 35' del secondo tempo - si legge nel comunicato del giudice sportivo provinciale - urlava espressioni gravemente offensive nei confronti del direttore di gara, di sesso femminile, "invitandola" a correre di più e stigmatizzando l'aspetto fisico dell'arbitro medesimo. Pur non costituendo tali insulti un comportamento discriminatorio, giacché identico insulto poteva essere astrattamente proferito nei confronti di un arbitro di sesso maschile, il comportamento dell'allenatore va evidentemente sanzionato con una squalifica maggiore rispetto al minimo edittale. Non può non evidenziarsi, infatti, il ruolo educativo che deve caratterizzare l'operato di allenatori, di una gara alla quale partecipano ragazzi, i quali proprio da tali dirigenti e allenatori devono comprendere la cultura sportiva ed il rispetto verso avversari e arbitri».
Sempre in tema di intemperanze, squalifica fino al 3 dicembre per l'allenatore del Fiorenzuola Nicolò Araldi «per aver rivolto espressioni ingiuriose nei confronti dell'arbitro» e 150 euro di multa ala società rossonera «perché i propri sostenitori rivolgevano espressioni ingiuriose nei confronti della terna arbitrale» nel corso della gara contro il Real Formigine.