Pmi Days, studenti al Castello di Gropparello: «In collina si fa impresa»
L'iniziativa di Confindustria Piacenza in questi giorni sta portando circa 2mila studenti in 48 aziende del territorio. Il tema al centro del progetto è il concetto "scegliere"

Marco Vincenti
|3 settimane fa

Studenti in visita al Castello di Gropparello- © Libertà
Investire in territori lontani dai centri urbani, creare opportunità di lavoro e ricercare risorse ed energie nuove per le colline piacentine. «Qui si può fare impresa» uno dei messaggi più importanti racchiusi nella chiacchierata che ha avuto come protagonisti la proprietaria del Castello di Gropparello Maria Rita Gibelli e gli studenti delle scuole medie dell'istituto comprensivo di Carpaneto e del Nicolini di Piacenza.
Un viaggio nella storia e nell’idea di impresa sorta nel fortilizio medioevale che svetta nel cuore della Val Vezzeno. Un viaggio tra passato e futuro con al centro entusiasmo e curiosità dei giovani in visita all’antico maniero in occasione dei Pmi Days promossi da Confindustria Piacenza.
Tema dell’ultima edizione del progetto di respiro nazionale il concetto di «Scegliere», un invito ai ragazzi a riflettere sulle proprie aspirazioni e sulle opportunità che il mondo del lavoro può offrire. In pianura come in collina.
«I nostri ragazzi tra poco dovranno scegliere l’indirizzo della scuola superiore – commenta l’insegnante Antonella Somenzi -, una scelta importante che devono prendere in un momento in cui non ci può essere una completa consapevolezza. Esperienze come questa aumentano di valore permettendo di scoprire passioni, interessi nascosti e indicazioni utili in vista del proprio futuro didattico e lavorativo».
L'edizione 2025 dei Pmi Days ha visto la partecipazione di 94 classi da tutta la provincia in un totale di 48 aziende ospitanti, tra cui il castello di proprietà della famiglia Gibelli. Le aziende in questo progetto non si limitano ad accogliere gli studenti, ma preparano percorsi interattivi, momenti di dialogo e testimonianze dirette per mostrare come si lavora realmente all'interno di un'impresa.
«Visitare il castello ha permesso ai nostri ragazzi di comprendere pregi e difficoltà da gestire all’interno di un’attività imprenditoriale di certo non comune» evidenzia la professoressa Somenzi.
«I ragazzi si stupiscono della bellezza – le parole di Maria Rita Trecci Gibelli -, l’obiettivo di questa iniziativa credo sia proprio quello di riuscire a diffondere la bellezza con la speranza che le nuove generazioni sappiano custodirla e promuoverla».
Tante le domande che gli studenti della scuola media Nicolini e dell’istituto comprensivo di Carpaneto hanno posto a Maria Rita Gibelli, alla figlia Chiara e alla guida Manuel Bongiorni. «Quanto si guadagna a lavorare in un castello?» «Per iniziare a lavorare bisogna essere maggiorenni?» E poi ancora «da quanti anni è in piedi questa azienda?» e «Cosa bisogna studiare per fare l’attore? E per fare la guida?». «Bellissimo notare il loro entusiasmo e la loro curiosità - commenta la proprietaria del castello -. Alla domanda sullo stipendio ho voluto rispondere cosa si guadagna come soldi e cosa si guadagna come valori ed esperienze, elementi da non sottovalutare quando si tratta di fare una scelta».








