Donna trascinata sull'asfalto. Arrestato il compagno

A fermare l'uomo sono stati due fratelli che sono riusciti a spingerlo oltre il portone. Ma lui è andato a prendere un coltello, fino all'arrivo dei carabinieri

Cristian Brusamonti
|1 mese fa
I carabinieri di Rivergaro
I carabinieri di Rivergaro
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Trascina a terra una donna sanguinante in pieno giorno, sotto lo sguardo impietrito dei cittadini, viene bloccato da due giovani di passaggio e infine arrestato dai carabinieri: sono stati momenti di tensione nel pomeriggio di sabato nel territorio di Rivergaro, dove un uomo già noto alle forze dell’ordine ha suscitato scompiglio dopo aver aggredito la compagna.
L’episodio risale al pomeriggio di sabato, attorno alle 16.30, quando è stato segnalato un litigio in corso tra un uomo e una donna, in mezzo alla strada. Un uomo si è accanito contro la compagna colpendola al volto e poi gettandola a terra. A intervenire in suo soccorso sono stati due fratelli rivergaresi che, passando per caso in auto, sono intervenuti prontamente. «Quando siamo arrivati, abbiamo visto quest’uomo che trascinava una donna sull’asfalto, tirandola per il collo della maglietta verso l’ingresso della loro abitazione» racconta uno dei due fratelli. «La gente attorno era spaventata, siamo intervenuti subito in attesa dei carabinieri. Lo abbiamo bloccato e siamo riusciti a spingerlo dentro il portone di casa, senza permettergli di uscire. Con sé aveva un pitbull che, fortunatamente, non ci ha attaccati ma, anzi, si è rivoltato contro il suo padrone».
Mentre l’uomo era momentaneamente chiuso all’interno di casa, con i fratelli ben impegnati a bloccare dall’esterno l’apertura del portone, i presenti hanno cercato di aiutare la donna, che non è grave.
L’uomo all’interno, però non sembrava intenzionato ad arrendersi. «Attraverso una fessura del portone, l’ho visto andare in casa e uscire con un coltellaccio da cucina» racconta uno dei due soccorritori. «Poi ha preso pure un cacciavite per cercare di smontare porta e serratura. “Se esco da qua”, ha urlato, “ti ficco il coltello nella pancia”. A quel punto, sono arrivati i carabinieri».
L’uomo - che alle spalle ha già diversi episodi, anche violenti - è stato bloccato dai militari della stazione di Rivergaro che l’hanno arrestato e poi condotto al carcere delle Novate, a Piacenza. A quanto sembra, sabato era in strada mentre doveva trovarsi agli arresti domiciliari: a suo carico, oltre all’aggressione, potrebbe aggiungersi l’accusa di evasione. «Voglio ringraziare, oltre ai nostri carabinieri, anche i nostri due concittadini che sono intervenuti e non si sono girati dall’altra parte» fa sapere il sindaco di Rivergaro Andrea Gatti. «Il loro aiuto è stato fondamentale».