Risorgimento a fumetti: Piacenza racconta la sua storia
Un incontro a Palazzo Rota Pisaroni e un progetto di giovani illustratori riportano alla luce volti, vicende e memorie in attesa della mostra a Palazzo Farnese

Marcello Tassi
|2 settimane fa

Un incontro a Palazzo Rota Pisaroni e un progetto di giovani illustratori riportano alla luce volti, vicende e memorie del Risorgimento piacentino, in attesa della mostra a Palazzo Farnese.
Un viaggio nella memoria risorgimentale di Piacenza ha preso forma a Palazzo Rota Pisaroni, dove la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha ospitato l’incontro “Piacenza nel Risorgimento: contesti, eventi, protagonisti”. Una mattinata che ha riportato alla luce le vicende, i personaggi e le trasformazioni che, tra Ottocento ardente e ideali d’unità, hanno segnato la storia nazionale e della nostra città.
A rendere ancora più vivace il percorso, una sorpresa dal sapore contemporaneo: un progetto - coordinato dal direttore dei musei civici di Palazzo Farnese Antonio Iommelli e condotto dall’illustratore Sergio Anelli - che ha coinvolto una decina di giovani illustratori di Piacenza e provincia nella realizzazione di tavole a fumetti dedicate al Risorgimento piacentino. Un affascinante racconto visivo destinato a culminare nella mostra ospitata dal 20 novembre al 22 marzo a Palazzo Farnese, all’interno del Museo del Risorgimento.
A dare spessore all’incontro, moderato dal giornalista Ippolito Negri, è stata una sequenza di contributi che, uno dopo l’altro, hanno composto un mosaico ricco e sorprendente del Risorgimento piacentino. Sergio Anelli ha aperto con un viaggio nel “Risorgimento a colori”, mostrando come illustrazione e comic art possano trasformarsi in strumenti di divulgazione storica.
Gian Paolo Bulla ha riportato l’attenzione sulle fonti, ricordando quanto gli intellettuali ottocenteschi avvertissero il dovere di custodire la memoria locale, mentre Matteo Sozzi ha tracciato il percorso giovanile di Foscolo, dal fervore giacobino agli ideali risorgimentali.
A seguire, Sarah Panizza ha indagato l’eco del movimento unitario nella stampa e nelle cronache cittadine, aprendo la strada all’intervento di Attilio Finetti, che ha ricostruito con precisione contesti, protagonisti ed eventi chiave del Risorgimento a Piacenza. Lo sguardo si è poi spinto oltre, con David Vannucci, che ha raccontato l’episodio affascinante delle sperimentazioni del primo carro armato a Piacenza nel 1918, e con Massimo Moreni, che ha ripercorso la storia del monumento ai Pontieri d’Italia a Piacenza.
Non sono mancate incursioni in aspetti meno noti ma decisivi: Luigi Montanari ha riportato alla luce la nascita, nel 1871, della prima loggia massonica ufficiale cittadina; Eugenio Gentile ha illustrato il ruolo della piazzaforte di Piacenza in età risorgimentale; e Filippo Lombardi ha presentato un progetto di ricerca dedicato ai piacentini decorati con la Medaglia di Sant’Elena.







