Il nuovo questore: «Massima presenza della polizia sul territorio»
Bonafini si presenta: «Piacentini collaborativi. Daremo il massimo con le risorse che abbiamo». Sugli organici: «Situazione già segnalata»

Marcello Pollastri
|3 settimane fa

Piacenza accoglie il suo nuovo questore: Giampaolo Bonafini ha ufficialmente preso servizio lunedì scorso, subentrando a Ivo Morelli. Un incarico che è pronto ad affrontare con determinazione, forte di una lunga esperienza sul campo, tra Palermo, Bergamo e Torino. Per lui questo è il primo incarico da questore, ma l’approccio è già chiaro: presenza sul territorio, ascolto e lavoro coordinato con tutte le forze di sicurezza.
«La mia parola d’ordine è massima attenzione sul controllo del territorio, sfrutteremo al massimo le risorse disponibili» ha spiegato Bonafini nel corso dell’incontro con la stampa. Un concetto che richiama tanto il metodo operativo quanto l’esigenza di una gestione accorta degli organici, pur senza rinunciare alla vicinanza ai cittadini: «La polizia c’è e vuole essere vicina alla comunità».
I primi passi in città, racconta, gli hanno restituito un quadro incoraggiante.
«Di Piacenza mi ha fatto un’ottima impressione la cordialità, l’accoglienza e soprattutto la collaborazione. Non solo quella, fondamentale, con le altre forze dell’ordine - carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale - ma anche quella dei cittadini e degli enti del territorio». Un clima positivo, dunque, che il questore considera un valore aggiunto nel presidio della sicurezza.
Bonafini non ha nascosto un naturale spirito da investigatore, maturato negli anni tra reparti operativi e territori complessi. Ma qui ha detto prima di voler osservare, studiare e comprendere fino in fondo la realtà locale: «Ho già visto una città bella e vivace, ma mi riservo di approfondire prima di esprimere valutazioni definitive. Faremo il possibile, con i mezzi che abbiamo, per garantire la sicurezza dei piacentini».
Sul nodo degli organici e del numero di volanti sul territorio (nei giorni scorsi l’appello della sindaca Katia Tarasconi), il nuovo questore ha per ora mantenuto un profilo prudente: «La situazione è nota e i segnali sono già stati trasmessi ai livelli di competenza». «Vedremo quello che succederà» ha commentato, senza sbilanciarsi. La linea operativa, per ora, è quella della continuità: già dal prossimo fine settimana sono previsti servizi coordinati con pattugliamenti e controlli mirati nelle zone più sensibili.
Tra gli strumenti su cui punta c’è anche la piattaforma YouPol, che ha già dato prova di efficacia nelle ultime settimane: «Grazie alle segnalazioni dei cittadini, nei giorni scorsi è stato possibile arrestare uno spacciatore» ricorda, sottolineando come il rapporto di fiducia tra Polizia e comunità possa tradursi in risultati concreti.
L’approccio personale di Bonafini è altrettanto chiaro: presenza fisica e conoscenza diretta. Sportivo e attento al benessere, promette di essere un questore “in strada”, non solo negli uffici: «Sono una persona meticolosa e decisa. Voglio rendermi conto di persona di quali sono i problemi della città» ha affermato. Una dichiarazione d’intenti che si accompagna al riconoscimento del valore della squadra: «Sono circondato da collaboratori meticolosi e preparati: un gruppo fondamentale per affrontare le sfide che ci aspettano».
Ha infine parlato anche del disagio giovanile: «Con le risorse che abbiamo metteremo in campo più servizi possibili nell’intervenire su più fronti: repressivo, preventivo ma anche rieducativo, soprattutto quando si parla di disagio giovanile. Ci sono tanti strumenti per intervenire nell’ambito minorile, come Daspo, ammonimenti, avvisi orali. Continueremo ad usarli».

