Mondiali di pattinaggio e laurea in 24 ore, «grande emozione»

Lei è Giada Romiti: quarto posto ai mondiali di pattinaggio di Beijing e 110 lode all'Università Cattolica di Piacenza

Filippo Lezoli
|4 settimane fa
Giada Romiti
Giada Romiti
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Giada Romiti ha capito presto che il tempo è flessibile e che è lei a dovergli dare il ritmo. «Se lo perdo - dice - è la fine». Ha 26 anni, ha preso ventiquattro ore e le ha allungate a dismisura per farci entrare il quarto posto al mondiale di Beijing di pattinaggio artistico a rotelle e la discussione della tesi in Università Cattolica, che le è valsa 110 lode. Finito il primo la domenica, lunedì era già nel campus di Piacenza per cingersi il capo di alloro.
Giada Romiti dopo la laurea in General Management, profilo in Gestione d’Azienda
Giada Romiti dopo la laurea in General Management, profilo in Gestione d’Azienda
Sport e studio non viaggiano paralleli nella vita di Giada. Si intrecciano, anche grazie al programma “Dual Career” della Cattolica, dedicato agli studenti-atleti. «Del quarto posto sono contenta perché si tratta per me della prima esperienza a livello mondiale - dice - perciò rientrare fra le prime cinque è stato senz’altro significativo». Quindi ammette: «Essere arrivate così vicino alla medaglia e poi vedersela scappare di mano un po’ brucia».
Giada Romiti è nata a Sarzana. Contrariamente all’età abituale in cui si comincia a pattinare, quattro o cinque anni, si è avvicinata più tardi alla disciplina: «Ne avevo otto, ho seguito un’amica che faceva pattinaggio e me ne sono innamorata. Ho lasciato danza e mi sono dedicato a quello».
Lo ha fatto dando ordine al tempo. «Terminate le lezioni alla mattina - racconta - facevo un’ora e quaranta minuti di auto per tornare a casa ad allenarmi. Se non avevo lezione, gli allenamenti erano fatti anche di due o tre sessioni al giorno». Lo studio era riservato al tempo che resta, strappandolo al sonno. «Al mattino presto, anche alle quattro, oppure alla sera» dice lei, che mai parla di giorni liberi, ma di ore: «Sono molto poche».
Poche come quelle che, scesa dalla scaletta dell’aereo, le sono servite per giungere al campus di Piacenza, ancora nelle orecchie la musica del flamenco, che accompagnava la sua esibizione ai mondiali. Alla presenza della sua tutor Roberta Virtuani, ha discusso la tesi magistrale dal titolo “Mental coaching in azienda per il cambiamento e la leadership” in General Management, profilo in Gestione d’Azienda della facoltà di Economia e Giurisprudenza.