Ex Manifattura Tabacchi, la conferenza si trasforma in ring
Clima molto surriscaldato alla conferenza del centrodestra, Scafuto e Pagani replicano alle accuse di Opizzi e Soresi. Malcontento tra i cittadini presenti

Patrizia Soffientini
|21 ore fa

Gli esponenti del centrodestra piacentino riuniti alla conferenza sull'ex Manifattura Tabacchi
Sull’ex Manifattura Tabacchi è subito rissa (verbale). Il bar Caffeina in via Emilia Pavese accoglie - in un clima che via via si surriscalda - la conferenza stampa del centrodestra, schierati Nicola Domeneghetti, Gloria Zanardi, Sara Soresi, Erika Opizzi e Andrea Gabbiani di Fratelli d’Italia, con Luca Zandonella della Lega. La scena dovrebbe essere la loro nel puntare l’indice sui palazzi che stanno sorgendo nell’ex Manifattura, ma si fa sempre più folta e incavolata la platea dei residenti e i toni esplodono quando intervengono Caterina Pagani di Piacenza Oltre e il Dem Salvatore Scafuto (chiamati, stasera stessa, allo stesso posto a continuare il confronto).
Il rimpallo di responsabilità non aggiunge nulla a un progetto che va avanti, mantiene le volumetrie fissate ma - come chiarisce Gabbiani - ha cambiato tipologia edilizia e il non aver coinvolgo i cittadini su questi cambiamenti - dalle pluri palazzine a cinque-sei piani sino ai tre palazzi da 7-6 e 5 piani (un quarto si aggiungerà ma più basso) - l’errore è stato non averlo spiegato gli abitanti. C’è stata opacità, si protesta. Il progetto transita fra le amministrazioni Barbieri e Tarasconi, Soresi ricorda che la prima organizzò ben quattro incontri con i cittadini per illustrare il progetto, poi il silenzio e le assicurazioni dell’assessora Fantini «che nulla fosse cambiato».
Il permesso a costruire risale al novembre 2023 «ed è lì che si passa dalle palazzine ai mega casermoni Anni ‘70 che altrove si abbattono e qui costruiamo», accusa Soresi. Sarà Pagani dal centrosinistra a replicare che introducendo scuola e palestra la superficie utile diminuisce e le volumetrie si trasferiscono in altezza («ma è lo stesso progetto del 2022»). Sul fatto che le volumetrie non mutino infatti sono tutti d’accordo. Ma i residenti picchiano duro: «Ma con che criterio è stato concesso tutto questo punta l’indice una abitante - Se io alzo di un piano casa mia ho vincoli, qui si è concesso di farlo in un quartiere di case basse come il nostro».
Il confronto non è chiuso. Il 13 dicembre il progetto verrà pubblicamente illustrato.




