La maestra e Sua Maestà, scrive a re Carlo III e lui le risponde
Luciana Casarola vive a Lugagnano e tiene una fitta corrispondenza con i reali d'Inghilterra. Indossa cappelli come Elisabetta e sta studiando inglese
Federica Duani
|7 mesi fa

Luciana Casarola
Attraversa piazza Castellana, a Lugagnano, con un cappellino tartan, l'iconico motivo a quadri inglese, avvolta in un cappottino giallo: la dottoressa Luciana Casarola, già maestra elementare, omaggia la regina Elisabetta II anche nello stile. In mano stringe una busta che vanta una tripletta di timbri reali e l'ultima lettera ricevuta da Buckingham Palace, datata 27 marzo. Seconda di uno scambio epistolare a dir poco ravvicinato: quella appena precedente, già incorniciata, è del 5 marzo e porta la firma di re Carlo, che per ringraziare Luciana degli auguri di Natale, ha inviato anche una propria fotografia. «Ad inizio marzo ho mandato a re Carlo un piccolo pensiero: un cavallino d'argento. La risposta (quella del 27 marzo, ndr.) è firmata da James Dawson, responsabile della comunicazione reale: il re mi ringrazia del pensiero e del supporto, augurandomi il meglio». La regina Elisabetta resta la "musa ispiratrice” indiscussa, ma meritano lo stesso entusiasmo anche «re Carlo con Camilla, anche se quando è mancata Lady Diana abbiamo perso una grande donna. William e Kate, e anche Harry e Meghan hanno il loro perché». I reali, nel corso degli anni, hanno ricevuto anche la prima delle tre tesi di laurea di Luciana: classe 1952, la maestra ha amato insegnare, e ancora non smette di studiare. «Nel 2001 ho conseguito la laurea in pedagogia, nel 2014 in lettere moderne e nel 2021 in filologia moderna – spiega Luciana – . Adesso sto imparando l'inglese, da autodidatta: sono alle prese con "La bisbetica domata” di Shakespeare, ne copio il testo per imparare». Sicuramente perché di biglietti, rigorosamente acquistati nella cartolibreria del paese, a Londra ne voleranno ancora tanti. Gli auguri di Pasqua sono già in viaggio: un "difetto" dei reali? Dal 7 al 10 aprile, re Carlo e Camilla in Italia hanno mangiato pizza, respirato l'aria bizantina di Ravenna, stretto mani su mani, tra cui quella di Mattarella e del Papa. Però «non mi hanno mica suonato il campanello: la piazzetta sopra casa mia era già pronta per festeggiarli», scherza Luciana.

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