Rifiuti, depositate 3.200 firme per rivedere la raccolta

La cittadina promotrice dell'iniziativa ha consegnato la petizione al Comune di Piacenza. Numerosi i problemi: dalle difficoltà per gli anziani ai rischi legati alla sicurezza

Marcello Pollastri
Marcello Pollastri
|3 ore fa
Eleonora Poli deposita le firme in Comune
Eleonora Poli deposita le firme in Comune
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Oltre 3.200 firme raccolte in poco più di un mese per chiedere al Comune di rivedere il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti indifferenziati con modalità porta a porta. È il contenuto della petizione depositata ieri mattina in Comune da Eleonora Poli, cittadina promotrice dell’iniziativa, indirizzata alla sindaca Katia Tarasconi, alla giunta e ai consiglieri comunali.
Un documento articolato, allegato alle firme, che mette nero su bianco disagi, criticità e richieste precise. «Tale raccolta firme e tale contestazione – si legge nella lettera – non si intendono contro la raccolta differenziata, quanto per l’appunto contro un sistema che non ha i benefici promessi e assicurati dall’amministrazione». Al centro della protesta non c’è dunque il principio della differenziazione dei rifiuti, ma il modello scelto per attuarla.
I firmatari – residenti e titolari di attività commerciali, in particolare del centro storico – chiedono il ripristino dei cassonetti condominiali per l’indifferenziato, mentre i commercianti sollecitano il ritorno al precedente sistema di raccolta. Numerosi i problemi segnalati: dalle difficoltà per anziani e persone con disabilità, costretti a trasportare i bidoni dalle abitazioni ai punti di esposizione, fino ai rischi legati alla sicurezza. «Di chi è la responsabilità – si chiede la petizione – se anziano o invalido causa peso bidone cade dalle scale?».