Cittadella, furia del centrodestra: ora paghiamo Vicenza
L'opposizione di centrodestra torna all'attacco dopo il pronunciamento del giudice che ha accolto l'istanza di Gps. "La sindaca chieda scusa ai cittadini"

Marcello Pollastri
|2 settimane fa

Un momento della conferenza stampa
«Un disastro annunciato, l’ennesima prova dell’incapacità amministrativa della giunta».
Il centrodestra compatto torna all’attacco dopo il pronunciamento del giudice Antonino Fazio, che ha accolto l’istanza di Gps – la società che controlla all’85% Piacenza Parcheggi – approvando il piano di risanamento del gruppo. Un piano che, di fatto, conferma che una parte dei proventi delle soste blu di Piacenza servirà a risanare il debito accumulato dalla società a Vicenza, un buco da circa 7 milioni di euro.
Una decisione attesa, secondo alcuni, ma che rappresenta comunque un colpo pesante per il Comune di Piacenza, che da mesi ha scelto la strada della risoluzione contrattuale con la concessionaria Piacenza Parcheggi. Ora, però, resta tutto congelato: almeno sei mesi di stallo (due più proroga di altri quattro) in attesa degli ulteriori pronunciamenti dei giudici. Nel frattempo non è chiaro se il cantiere di piazza Cittadella possa ripartire, né se il percorso amministrativo intrapreso dal Comune sia ancora percorribile.
A sollevare le prime critiche è Patrizia Barbieri (lista civica Barbieri-Liberi): «Quello a cui assistiamo oggi è una disfatta pesante per il Comune. Lo avevamo detto mesi fa: la crisi di Gps era evidente, ma non abbiamo ricevuto risposte, se non parziali o addirittura nessuna risposta». Barbieri parla di «situazione di stallo incredibile», aggravata dal fatto che la vicenda è ora «nelle mani di avvocati esterni che vanno pagati». E aggiunge: «Il giudice ha semplicemente applicato la legge. Ora il Comune e il sindaco prendano coscienza del disastro. A questo punto inviterei la sindaca Katia Tarasconi a fare un video di scuse alla città per come hanno ridotto la piazza».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia, che definisce la vicenda «una sciagura annunciata»: «Gli avvocati del Comune li pagano i piacentini. Avevamo avvisato, avevamo letto le carte, ma non siamo stati ascoltati. Oggi ci troviamo nelle condizioni paradossali di dover contribuire a coprire il debito di Vicenza». Soresi punta anche il dito contro i tempi decisionali della giunta: «Si è arrivati troppo tardi. La risoluzione del contratto bisognava avviarla un anno e mezzo fa. È una gestione fallimentare dall’inizio alla fine».
Quanto all’altro capitolo della richiesta di archiviazione per il presunto appalto illegittimo concesso da Pc Parcheggi a un’impresa non autorizzata per il taglio degli alberi della piazza (udienza fissata davanti al gip, con indagato l’imprenditore Filippo Lodetti Alliata), sempre Soresi ha sottolineato di aver chiesto nel tempo se fosse stata elevata una contestazione, «senza aver ricevuto risposte esaustive».
Il capogruppo della Lega, Luca Zandonella, si concentra invece sui numeri: «Mentre siamo qui a discutere, Piacenza Parcheggi continua ad accumulare incassi grazie all’aumento delle tariffe previsto dall’addendum del 2023. A luglio si parlava già di 300mila euro, ora saranno sicuramente di più. E questi soldi non restano a Piacenza».
Alla conferenza stampa erano presenti anche Jonathan Papamarenghi, che ha parlato di «incapacità amministrativa totale», Gloria Zanardi (FdI) e Federica Sgorbati (civica di centrodestra), tutti concordi nel denunciare una situazione definita «paralizzata e costosa» per la città.

