Seta, nuovo socio in arrivo: Tper Bologna. “I Comuni piacentini dovranno contribuire”

27 Settembre 2013 11:17

I vertici di Tper Bologna aspettano il felice esito dell’iter per l’acquisto delle azioni di Seta in mano alla Provincia, ma ragionano già in prospettiva futura, forti anche della conoscenza che il direttore generale Claudio Ferrari ha proprio di Seta, di cui è stato amministratore delegato. La strada che riguarda Piacenza appare chiara: anche il nuovo socio Tper chiederà ai Comuni del territorio di contribuire al pagamento del servizio, cosa che già avviene da tempo nel Modenese e nel Reggiano, altri bacini coperti da Seta. “Non credo che ci possa essere alternativa – commenta Ferrari – ma noi non faremo altro che proseguire sulla strada del confronto già aperto. Se, come penso sia assodato, si attribuisce al trasporto pubblico una valenza sociale, credo che le amministrazioni locali non si possano tirare indietro, visto che si parla di fornire un importante servizio ai propri cittadini”.

Riguardo al caos del trasporto studenti di questi giorni, Ferrari ha un’idea molto chiara: “E’ una situazione che si verifica tutti gli anni e in tutte le città: fino a quando le scuole non avranno l’orario definitivo, per le aziende non è semplice tarare gli orari. E basta che manchi un professore per creare disagi: gli studenti che escono prima prendono il primo bus che possono, mentre magari quello che li aspetta un’ora dopo è vuoto”.

VENDITA AZIONI SETA, PRIMO OK DELLA PROVINCIA – Vendita delle azioni di Seta, primo ok della Provincia all’offerta pervenuta da Tper Bologna, l’unica giunta in via Garibaldi. Questa mattina è stata aperta la busta, l’azienda di trasporto bolognese  ha proposto di acquistare l’intero pacchetto azionario a 672.500 euro (a fronte di un prezzo a base d’asta di poco superiore a 570mila euro). La società ha versato la cauzione di 11.410 euro, come previsto dal bando di gara (vale a dire il 2% del prezzo a base d’asta). La partecipazione azionaria della Provincia di Piacenza in Seta Spa, è pari a 3.325.025 azioni (6,335% del capitale sociale) del valore nominale di 0,24 euro cadauna. Erano ammesse soltanto offerte in aumento e dirette all’acquisto dell’intero numero di azioni poste in vendita.

L’amministrazione provinciale ricorda che, come previsto dallo statuto societario, è riservato agli altri soci il diritto di prelazione per l’acquisto delle azioni (fatto salvo il principio che almeno il 51% del capitale sociale deve essere posseduto da enti locali). Un passaggio quest’ultimo che dovrà essere completato prima dell’aggiudicazione definitiva.

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