Arbore, io innovatore porterò ‘altra tv’ anche in autunno
13 Giugno 2020 13:27
(ANSA) – ROMA, 13 GIU – Un modo di comunicare altro, alternativo che ha trovato sponde “nell’altra radio, l’altro cinema, l’altra musica umoristica, l’altro swing, e l’altra musica napoletana, riarrangiando e portando quei brani in tutto il mondo con più di 2500 concerti”. E’ la strada che percorre da sempre Renzo Arbore, tornato protagonista su Rai2 in seconda serata, dal lunedì al venerdì per 20 puntate con Striminzitic Show, girato ogni giorno nella casa del conduttore, a fianco di Gegè Telesforo. Un programma che unisce un originale viaggio fra chicche e scoperte della tv arboriana e delle sue avventure musicali, a incursioni dell’oggi. Intanto lo showman, sta già pensando “a un nuovo programma settimanale per l’autunno, ho varie idee, ma lo realizzerò solo se sarà possibile avere a fianco i miei complici e farlo davanti a un pubblico, con il tipo di allegria che porta” spiega all’ANSA. Lo Striminzitic Show “l’ho chiamato così anche perché siamo tutti confinati in una stanzetta di casa mia piena di giocattoli. Qui noi facciamo spettacolo solo con i nostri contributi e l’atteggiamento al sorriso che la gente si aspetta da me. C’è bisogno di sorridere un po’ dopo tanta angoscia e mestizia”. Arbore ha voluto con se’ come ‘Master of Ceremony’ Gegè Telesforo, che è “‘ il mio figlioccio artistico, ha cominciato con me a Doc. E’ collaudato come presentatore, ha la mia stessa passione per la musica e il jazz in particolare e poi improvvisa, cosa che è diventata merce rara. Gli improvvisatori spiritosi e partner in sintonia sono pochissimi, ci sono molti amministratori e intervistatori”. Striminzitic show, nasce con la voglia di “riscoprire la seconda serata in una tv che l’ha quasi completamente cancellata”. Striminzitic show rientra in quella che nel titolo della sua biografia, scritta da Vassily Sortino (edita da Leima), appena uscita, viene definita la ‘rivoluzione gentile’: “Ogni mattina ci riuniamo da me, e poi registriamo, mantenendo il distanziamento sociale e con due operatori e un regista lontano. E’ una vera e propria scommessa… ma tutta la mia vita è stata una scommessa”. (ANSA).
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