Bee Gees il ritorno è un film sui fratelli della disco pop
14 Dicembre 2020 14:32
(ANSA) – ROMA, 14 DIC – Barry, Robin, Maurice Gibb, nati nel Regno Unito, cresciuti in Australia, diventati i Bee Gees, tra le band pop iconiche dalla fine degli anni ’60 a tutti i ’70 e ’80, con quel falsetto inimitabile e quel ritmo che induce immediatamente a ballare anche se non sei Tony Manero della Febbre del sabato sera, quel Saturday Night Fever con John Travolta che li consacrò. Il loro ‘restare vivo’, Staying Alive ci suona alla pancia ancora oggi e se una parola ‘disco music’ ha un senso lo si deve in tanta parte a loro. Sulla scia dei documentari biopic delle star della musica arriva, finalmente, anche quello sui tre fratelli Gibb: THE BEE GEES HOW CAN YOU MEND A BROKEN HEART con la regia di Frank Marshall, selezionato al festival di Telluride e disponibile sulle piattaforme Prime Video, Apple Tv e Google Play dal 14 dicembre. Quaranta album, oltre 1.000 canzoni e venti hit in testa alle classifiche, più di 220 milioni di dischi venduti, i Bee Gees sono stati protagonisti di anni in cui le band del rock erano The Rolling Stones, Led Zeppelin, Pink Floyd, Deep Purple e molto altro e loro erano considerati ‘minori’ a dispetto dei fenomenali record di vendite al pari dei Beatles e successivamente di Michael Jackson. Il cuore del film è proprio questo: dove, esattamente, i Bee Gees si inseriscono nella storia del pop? Quanto sono stati davvero grandi? Se all’epoca la risposta era appunto un piano sotto l’Olimpo, a distanza di decenni la pensiamo ugualmente così? Barry Gibb, Eric Clapton, Mark Ronson, Noel Gallagher, Lulu, Nick Jonas, Chris Martin e Justin Timberlake rispondono sul tema. Il film racconta l’affascinante storia di tre fratelli che hanno inseguito un’emozione fin da bambini: la gioia di cantare insieme e creare canzoni dal sound unico capaci di influenzare grandi musicisti. Una storia non solo di incredibili successi, ma anche di cadute e sconfitte. (ANSA).
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