Biden sprona il Congresso: riforma polizia e stretta su armi
29 Aprile 2021 06:33
(ANSA) – WASHINGTON, 28 APR – “Il futuro dell’America è nelle nostre mani”. Joe Biden sprona un Congresso diviso a cui chiede di appoggiare il suo piano da oltre 4 mila miliardi di dollari per il rilancio del Paese (“il più grande dalla Seconda guerra mondiale”) e di agire una vola per tutte per riformare la polizia, varare una stretta efficace sulle armi da fuoco, lavorare a una riforma complessiva dell’immigrazione. “Ho ereditato un Paese in crisi, ora l’America è di nuovo in cammino”, ha esultato il presidente americano. Il suo primo intervento da inquilino della Casa Bianca davanti a Camera e Senato riuniti in seduta plenaria non potrebbe essere più diverso dall’ultimo pronunciato da Donald Trump nel gennaio dello scorso anno, quando una Nancy Pelosi stizzita osò strappare platealmente il testo del discorso del presidente davanti alle telecamere. Oggi la speaker della Camera, insieme alla vicepresidente Kamala Harris, ha fatto la storia: per la prima volta due donne, seconda e terza carica dello stato, erano sedute nell’aula della Camera alle spalle del Commander in chief. Biden, pur sapendo cha la strada è in salita, ha lanciato un appello perché democratici e repubblicani appoggino il suo piano da 2,3 miliardi di dollari per le infrastrutture e quello da 1,8 miliardi di dollari per le famiglie, difendendo la sua intenzione di alzare le tasse sull’1% della popolazione. “Non imporrò alcun aumento sulle persone che guadagnano meno di 400 mila dollari. E’ invece ora che le grandi aziende e i più ricchi paghino la loro giusta quota”, ha affermato. Tornando sul caso Floyd, Biden ha chiesto che la riforma della polizia, che porta proprio il nome dell’afroamericano ucciso da un agente a Minneapolis, sia varata il prossimo mese, in occasione della ricorrenza dell’omicidio: “Abbiamo visto il ginocchio dell’ingiustizia sul collo dell’America afroamericana. Ora bisogna voltare pagina, è il Paese che lo vuole”. Biden ha lanciato anche un messaggio a Vladimir Putin e Xi Jinping. “Non vogliamo conflitti o escalation”, ha assicurato, sottolineando però come “la democrazia è l’essenza dell’America e gli autocrati non vinceranno”. (ANSA).
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