Coletta, i Maneskin da Sanremo sono la libertà
23 Maggio 2021 12:54
(ANSA) – ROMA, 23 MAG – ”Una grandissima soddisfazione”, e non la nasconde Stefano Coletta, direttore di Raiuno che ha preso in mano la rete nel gennaio del 2020 ed ha traghettato il Festival di Sanremo più difficile della storia vinto a sorpresa dai Maneskin che ora fanno il bis all’Eurovision, incassano il successo degli ascolti e portano il festival europeo in Italia per la prossima edizione. ”Si leggono tante cose quando legittimamente si è alla direzione del canale più visto – dice Coletta all’ANSA con una punta di amarezza -, un canale che ho preso pochi giorni prima dello scoppio della pandemia. I dati dicono che nel 2020 abbiamo superato gli ascolti del 2019, ed ora nell’intera giornata siamo sopra al 2020. Una rete che ha dovuto adeguare l’intrattenimento a regole molto strette per il covid” ”Ieri sera Mi sono emozionato a vedere il fumo scenico così importante per una performance musicale, è stata una liberazione”, così come per Coletta ”è stata una liberazione anche per la platea di noi italiani, la vittoria dei Maneskin. Amadeus li ha voluti fortemente a Sanremo e la sua è stata una grande intuizione,”. ”Riflettevo ieri sera – aggiunge il direttore – che Eurovision è nato imitando Sanremo e in fondo i Maneskin rappresentavano tra tutti il codice di libertà che coincideva con la libertà che tutti noi invochiamo dopo un anno.”. Quanto alla Rai ”oltre la vittoria negli ascolti il risultato è simbolicamente la rappresentazione del fatto che a Sanremo siamo riusciti a portare davanti allo schermo più generazioni. Il 25% di share l’Eurovision (ndr. con 4 milioni 512 mila telespettatori), non l’aveva mai raggiunto, è sempre stato sotto il 20% (ndr. si passa da un 9,1% del 2013, ad un 16,8% del 2016, fino ad un 19,6% del 2019) poi la cosa meravigliosa è che nelle ultime due ore la curva degli ascolti si impenna e arriva al 45% di share raccogliendo davanti alla tv davvero trasversalmente tutti, tutti hanno voluto partecipare a questa festa corale”. Ora l’anno prossimo toccherà alla Rai ospitare l’Eurovision, avete già pensato qualcosa? ”Sinceramente per scaramanzia non ci abbiamo voluto pensare fino ad oggi”. (ANSA).
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