Da Lévy Gorvy a New York l’arte di Pistoletto

05 Ottobre 2020 18:41

(ANSA) – NEW YORK, 05 OTT – Con le gallerie di New York che muovono con prudenza i primi passi verso la riapertura, l’arte di Michelangelo Pistoletto torna negli Usa ed è la prima volta in un decennio. Una mostra disegnata dall’artista specificamente per gli spazi di Lévy Gorvy su Madison Avenue a New York aprirà i battenti il 14 ottobre. La rassegna, realizzata in collaborazione con galleria Continua, è la prima in dieci anni a presentare multiple opere di Pistoletto – l’ultima volta fu nel 2010 al Philadelphia Museum of Art – consentendo un viaggio nell’evoluzione artistica del maestro del “Terzo Paradiso” attraverso i temi evocati dalla sua opera in oltre sei decenni: percezione, tempo, storia, tradizione e la relazione tra arte, artista e spettatore. Figura chiave nello sviluppo dell’arte concettuale e protagonista del movimento Arte Povera, l’87enne Pistoletto ha attraversato l’arte della seconda metà del Novecento, scrivendone una pagina storica e riportando l’Italia creativa al centro della scena. All’arrivo in galleria i visitatori saranno accolti da un’installazione ispirata da due opere incluse in “Uno più Uno fa Tre”, la retrospettiva del 2017 di Pistoletto alla Basilica di San Giorgio Maggiore durante la Biennale di Venezia. L’accoppiamento da Lévy Gorvy include lo storico “Viceversa” del 1971 (1971) e il recente “Color and Light”(2016-17). Il primo piano sarà dominato da “Free Space”, una struttura a forma di gabbia di acciaio vuota e inaccessibile allo spettatore, il cui titolo è enunciato dalle parole che ne scandiscono il perimetro. L’ultimo piano sarà infine interamente occupato da “Porte-Uffizi” (1994-2020), una nuova versione di una delle più famose installazioni dell’artista. (ANSA).

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