Howard, The Mandalorian, è viaggio anche in paternità

05 Dicembre 2020 18:53

(ANSA) – ROMA, 05 DIC – Nella nuova serie live action già cult The Mandalorian, nuovo capitolo dell’universo di Star Wars, arrivato su Disney+ alla seconda stagione, lo showrunner Jon Favreau ha voluto tra i registi anche un’artista conosciuta principalmente come attrice, Bryce Dallas Howard. Così l’interprete versatile e spesso sorprendente di film come The Help e la trilogia di Jurassic World (ha da poco finito le riprese, con i protocolli anti covid, del terzo film, Dominion), figlia di Ron Howard, ha affrontato da regista (aveva già diretto corti e documentari) la sua sfida più impegnativa finora. Una scelta vincente, visto che i suoi due episodi, Il rifugio, nella prima stagione e L’erede nella seconda, sono stati tra i più apprezzati finora da critica e pubblico. “Nella prima stagione quando Jon mi ha chiesto di unirmi al progetto, riuscivo solo a pensare quanto fossi fortunata – spiega all’ANSA l’attrice da sempre fan della saga – e mi ripetevo ‘mi raccomando non combinare guai’. Quando mi ha chiesto di dirigere anche un episodio nella seconda è stata per me un’enorme dimostrazione di fiducia” . Jon “mi ha dato un’opportunità creativa eccezionale e mi ha permesso di comprendere ancora di più quanto ami il lavoro di regista”. Descritta come uno space western, costruito sul mix di generi, la serie The Mandalorian, è una cronaca delle avventure spaziali di Din Djarin, anche conosciuto come Mando (Pedro Pascal), guerriero e cacciatore di taglie, che decide di proteggere di salvare quello che era stato un suo ‘bersaglio’, il misterioso e già potentissimo Baby Yoda (diventato già un’icona pop). “Mi è arrivata la proposta di The Mandalorian, proprio mentre stavo lavorando al mio primo documentario per il grande schermo, Dads” ritratto della paternità contemporanea, con tante riflessioni anche di alcuni papà famosi, a cominciare dal suo, Ron Howard, e fra gli altri, Will Smith, Jimmy Kimmel, Neil Patrick Harris, che ha debuttato al Toronto film festival. “Così proprio mentre già parlavo di paternità, mi sono ritrovata a raccontare Mando che scopre e assume per Baby Yoda anche il ruolo di ‘padre’ – spiega -. Un papà riluttante, almeno all’inizio, ma capace di donare a quel bambino ciò di cui ha bisogno”. (ANSA).

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