Libano: Caschi Blu italiani donano giocattoli a bambini

22 Dicembre 2020 18:35


(ANSA) – ROMA, 22 DIC – Nonostante il Coronavirus, prosegue il sostegno dei militari italiani della missione Unifil in Libano alle fasce più deboli della popolazione. “Dona un giocattolo, dona un sorriso”. E’ lo slogan coniato dai militari italiani della missione Unifil per la speciale donazione di 1.600 giocattoli a bambini di famiglie libanesi che versano in situazioni di particolare difficoltà. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che molte famiglie hanno difficoltà a regalare un giocattolo ai loro bambini, soprattutto quando le priorità all’interno del nucleo familiare sono ben altre. I giocattoli, acquistati con fondi del ministero della Difesa italiana, sono stati confezionati in pacchi regalo e consegnati ai volontari della Caritas di Tiro e di Rumaysh e ai responsabili di alcune scuole del Sud del Libano che provvederanno a distribuirli in occasione delle imminenti festività. “Un piccolo gesto verso i bambini libanesi che ci ha fatto sentire vicino ai nostri figli, sapendo di non poterli abbracciare durante questo Natale”, ha dichiarato il generale Andrea Di Stasio, comandante del contingente italiano, in videocollegamento con il presidente della Caritas di Rumaysh e alcuni bambini della piccola municipalità. “E’ un gesto di grande valore che mostra tutta la forza della solidarietà italiana”, ha aggiunto Di Stasio, sottolineando che “l’aspetto ludico è un diritto imprescindibile e connaturato con i bisogni e le esigenze di crescita e sviluppo di un bambino”, come riconosciuto per la prima volta espressamente dalla convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Il supporto alle autorità locali e il ristabilimento delle condizioni per l’assistenza alla popolazione sono tra i compiti principali assegnati a Unifil dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele e al supporto alle forze armate libanesi. (ANSA).

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