Monica Guerritore, portiamo il teatro nelle piazze
21 Giugno 2020 20:45
(ANSA) – ROMA, 21 GIU – “E’ stato un incontro fiume, più impegnativo di una seduta di prove. E il presidente Conte e i ministri sono stati lì quattro ore ad ascoltarci, senza alzarsi un attimo”. Stanca ma soddisfatta, Monica Guerritore racconta così il confronto a Villa Pamphilj con il premier e il governo nel panel dedicato ai settori della cultura e dello spettacolo che ha chiuso i lavori degli Stati generali dell’economia. “Contaminazione, connessione, impegno comune per fare di questa crisi drammatica un momento generativo, un’opportunità”, questo il filo conduttore, spiega l’attrice all’ANSA, degli interventi. Lo spettacolo dal vivo è tra i settori che hanno maggiormente sofferto per il blocco delle attività legato alla pandemia: “C’è una legge del 2014, ne ha parlato all’incontro anche l’architetto Stefano Boeri, che permette di allestire spettacoli musicali e dal vivo entro le 23 nelle piazze, nelle città: potrebbe diventare un escamotage per cominciare, per esempio, a programmare le tragedie greche anche nei piccoli centri, anche al mare. Penso a una mise en espace di Antigone, Medea, delle Troiane, con gli attori in tunica, all’imbrunire, al grande teatro classico che potrebbe ridare nuova vita anche ai piccoli paesi. Tra l’altro questo tipo di rappresentazioni, basate sulla forma oratoria, permette di evitare il contatto”. Altra proposta, “che è stata ben accolta dal ministro Gualtieri – sottolinea ancora l’attrice di tanto teatro e cinema, nonché regista – è la messa a punto di un registro degli attori, che consenta di inquadrare e perimetrare la categoria, anche per dare la disponibilità alla didattica in presenza. Penso ai teatri aperti al mattino, come aule per le lezioni, e a noi attrici e attori pronti ad accompagnare la didattica, con la lettura ad alta voce e l’analisi dei grandi testi della letteratura straniera e italiana. L’idea è piaciuta anche alla ministra Azzolina, che ha chiesto di rivederci”. (ANSA).
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