Paul Simon vende alla Sony 60 anni di musica

01 Aprile 2021 16:17


(ANSA) – NEW YORK, 01 APR – Paul Simon ha venduto il suo intero catalogo musicale alla Sony, l’ultimo artista della sua generazione in ordine di tempo dopo Bob Dylan e Neil Young, mentre Dolly Parton sta ancora pensando di farlo: oltre 60 anni di canzoni, dai tempi del duo Simon & Garfunkel al successivo periodo da cantante solista, sono al centro del monumentale accordo di cui hanno dato notizia lo stesso Simon e la Sony. “Ho cominciato la mia carriera a Columbia/Sony Records e mi sembra la naturale estensione lavorare con la divisione editoriale. Sono felice che siano i custodi delle mie canzoni per decenni a venire”. Per Sony Publishing, il cui Ceo Jon Platt ha parlato di “un incredibile onore”, l’intesa è particolarmente importante: la divisione editoriale, che rappresenta tra gli altri Motown, Michael Jackson, i Beatles, Carole King, Stevie Wonder, Queen, e Leonard Cohen, è la più grande del mondo, ma di recente ha perso importanti pezzi tra cui la musica di Taylor Swift che era andata a contratto da teen-ager, ma un anno fa è passata a Universal Music. I termini dell’accordo con Simon non sono stati rivelati, ma dovrebbero essere nell’ordine di centinaia di milioni di dollari. Il database di Bmi, l’organizzazione per i diritti d’autore degli artisti dello spettacolo a cui è affiliato il cantante, conta oltre 400 canzoni sotto il suo nome, tra cui alcune che hanno fatto da colonna sonora all’ultimo mezzo secolo, da “Sound of Silence”, a “Bridge over Troubled Water”, “Mrs. Robinson”, “Laureato”, “Still Crazy after All These Years” e “Graceland”, ispirata alla musica di strada sudafricana: il brano del grande ritorno dopo la rottura musicale con l’amico d’infanzia Garfunkel e il divorzio dall’attrice Carrie Fisher. Premiato 16 volte con un Grammy, Paul Simon compirà 80 anni in ottobre e tre anni fa, calato il sipario sul tour d’addio “Homeward Bound”, ha smesso di fare tournée anche se nel 2019 è eccezionalmente apparso sul palco a San Francisco. L’accordo rientra in un trend: Dylan, Young, Stevie Nicks e Mick Fleetwood, il fondatore dei Fleetwood Mac, hanno negli ultimi mesi ceduto i loro cataloghi in cambio di somme favolose. (ANSA).

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