Punto a favore della difesa in processo Meghan vs Mail

29 Settembre 2020 19:08


(ANSA) – LONDRA, 29 SET – Il gruppo editoriale citato in giudizio da Meghan Markle per violazione della privacy potrà usare la biografia dedicata ai duchi di Sussex ‘Finding Freedom’, uscita nelle librerie ad agosto, per la sua difesa processuale. E’ quanto ha stabilito oggi l’Alta Corte londinese dove si sta discutendo la causa intentata ai tabloid Daily Mail e Mail on Sunday, e della holding Associated Newspapers (ANL), dall’ex attrice consorte di Harry e dallo stesso principe. Il caso riguarda cinque articoli apparsi sulle due testate britanniche nel febbraio 2019, nei quali erano stati ripresi ampi stralci di lettere “private e confidenziali”, scritte a mano da Meghan al padre Markle nell’agosto 2018. La duchessa di Sussex, 39 anni, aveva denunciato ANL per la diffusione di informazioni private, la violazione della legge sulla protezione dei dati personali e il mancato rispetto dei diritti d’autore. Nel corso di un’udienza della settimana scorsa la difesa di ANL aveva chiesto di poter aggiornare la propria memoria, sostenendo che Meghan e lo stesso Harry avrebbero “collaborato” alla stesura della biografia dimostrando nei fatti di non essere contrari a che questioni strettamente private diventassero di pubblico dominio. Una tesi smentita dai duchi come dagli stessi autori, e liquidata come una cospiratoria dagli avvocati dei Sussex. Ma che la giudice Francesca Kayne ha autorizzato a inserire nelle linee difensive (salvo ricorso in Appello che un avvocato dei duchi ha già annunciato di voler presentare), lasciando una potenziale freccia in più per le arringhe, pur non senza precisare che la questione non avrà valore se le evidenze a sostegno dell’argomento si riveleranno in concreto “deboli”. Kayne ha del resto notato che, sporgendo querela, Meghan “sapeva di andare incontro” a uno scontro processuale. (ANSA).

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