Skam Italia 4, Sana tra velo sentimenti e maturità

13 Maggio 2020 17:42


(ANSA) – ROMA, 13 MAG – Per una serie di incredibili coincidenze del destino arriva a pochi giorni dalle polemiche scatenate in rete (e non solo) dalla liberazione della giovane volontaria italiana Silvia Romano, che ha deciso di abbracciare la fede islamica, e a meno di un mese dalla maturità che dovranno affrontare gli studenti, i primi in era covid, la quarta stagione di Skam Italia, la serie tv più amata dai giovanissimi. I 100 giorni che li separano dall’esame di stato, prima di diventare definitivamente adulti è al centro dei nuovi episodi, dal 15 maggio su TimVision e Netflix. Protagonista di questa stagione è Sana (la bellissima Beatrice Bruschi) la ragazza italiana musulmana che fa parte del gruppo Le Matte, le sue difficoltà a vivere l’adolescenza seguendo i precetti del Corano si intrecceranno con le storie degli altri compagni di scuola. La serie, sempre scritta e diretta da Ludovico Bessegato, sceneggiatore della serie e showrunner per Cross Productions fin dalla prima stagione, si è avvalsa della collaborazione di Sumaya Abdel Qader, sociologa, scrittrice con all’attivo già due romanzi pubblicati per Mondadori (l’ultimo Quello che abbiamo in testa), madre di tre figli, musulmana praticante, molto attiva nella sua comunità e attivista per i diritti delle donne. Alla regia Ludovico Bessegato, Sumaya Abdel Qader, ha sottolineato “io ho due figlie, una porta il velo l’altra no. Mio marito ed io non abbiamo mai imposto nulla. L’ imposizione è la negazione stessa di un credo. I giovani oggi sono molto più naturali di fronte alle differenze di una certa parte della popolazione, anche tantissimi italiani va detto sono aperti all’integrazione più che in altre parti d’Europa, poi ovviamente c’è d’altra un pericoloso rigurgito in talune situazioni al passato. Riguardo a Silvia Romano improvvisa o imposta dopo 18 mesi di prigionia chi siamo noi per giudicare? Se è volontaria o imposta, il dubbio è legittimo, soprattutto nelle sue condizioni, perché era circondata da dei criminali.L’Italia avrebbe dovuto soltanto accogliere Silvia, invece si è trasformato nel giorno del giudizio”. (ANSA).

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