Suburra 3, atto finale sorprendente

26 Ottobre 2020 14:49

(ANSA) – ROMA, 26 OTT – Il rapporto tra Alessandro Borghi (Aureliano) e Giacomo Ferrara (Spadino), si consolida sempre di più in una Roma che “non si governa con le carte e nemmeno con le pistole, ma con il potere”. E il finale che non si può anticipare sarà una sorpresa anche rispetto al film. Anche le donne di Suburra 3, composta questa volta da soli 6 episodi, il crime thriller italiano originale Netflix prodotto da Cattleya – parte di ITV Studios – e Bartlebyfilm disponibile dal 30 ottobre in oltre 190 paesi nel mondo sul colosso streaming, entrano sempre più nel vivo. Il mondo “di sopra” e quello “di sotto” dovranno venire a patti per spartirsi il più grande affare del nuovo millennio: il Giubileo. La presentazione da remoto con la stampa non poteva non iniziare dall’addio alla serie e dai sentimenti che questa fine porta con sé. E tutti, dagli attori al regista di questa terza stagione Arnaldo Catinari, sono concordi nell’affermare che è nata una famiglia che solo per questa stagione ha impiegato attori e maestranze per quasi 3 mesi, in oltre 60 location tra Roma centro e periferie. “Dal film a Suburra 3 sono cambiate molte cose in quattro anni, ed è bella la consapevolezza di aver fatto molta strada in pochi anni”, dice Borghi. Aureliano e Spadino sono pronti a sfidare di nuovo Samurai e reclamare il trono della Città Eterna. Chi vincerà la battaglia all’ultimo sangue per ottenere il potere sulla città? Carlotta Antonelli (Angelica) e Federica Sabatini (Nadia) saranno l’ago della bilancia del rapporto fraterno. L’ultimo atto di un’epopea che ha mostrato tre differenti piani del potere romano e italiano: Chiesa, Stato e Crimine. Livelli che paiono non potersi intersecare e invece in “Suburra” non fanno altro che scontrarsi e fondersi. (ANSA).

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