Vaccini, marcia indietro Ue su Irlanda Nord: nessun controllo
30 Gennaio 2021 14:47
(ANSA) – ROMA, 30 GEN – Marcia indietro dell’Ue sulla decisione di imporre controlli sui vaccini anti-Covid prodotti nel continente e indirizzati all’Irlanda del Nord: la Commissione europea “non farà scattare la clausola di salvaguardia”, si legge in un comunicato di Bruxelles. “Per affrontare l’attuale mancanza di trasparenza delle esportazioni di vaccini al di fuori dell’Ue – ricorda la nota -, la Commissione sta mettendo in atto una misura che impone che tali esportazioni siano soggette ad autorizzazione da parte degli stati membri. Nel processo di finalizzazione di questa misura – spiega Bruxelles -, la Commissione garantirà che il protocollo Irlanda – Irlanda del Nord non venga modificato: la Commissione non fa scattare la clausola di salvaguardia”. “Qualora si abusasse dei transiti di vaccini e sostanze attive verso paesi terzi per aggirare gli effetti del sistema di autorizzazione – avverte tuttavia Bruxelles -, l’Ue valuterà l’utilizzo di tutti gli strumenti a sua disposizione. Nel processo di finalizzazione del documento, la Commissione metterà anche a punto il processo decisionale ai sensi del regolamento di esecuzione. La versione finale del regolamento di attuazione – conclude il comunicato – sarà pubblicata domani (oggi, ndr) dopo la sua adozione”. Ieri sera il premier britannico Boris Johnson aveva chiamato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, proprio per esprimere “le sue gravi preoccupazioni sul potenziale impatto che potrebbero avere i passi compiuti dall’Ue sull’esportazione dei vaccini”, con l’imposizione unilaterale di controlli non previsti dalla Brexit ai confini dell’Ulster. La first minister locale di Belfast, Arlene Foster, aveva definito da parte sua la decisione di Bruxelles un passo “incredibilmente aggressivo e ostile”. In un messaggio pubblicato sul suo account Twitter, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parla di “colloqui costruttivi” con Johnson: “Abbiamo concordato sul principio che non dovrebbero esserci restrizioni all’esportazione di vaccini di aziende che stanno adempiendo alle responsabilità contrattuali”, afferma la Von der Leyen. (ANSA).
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