Verger, “Nei musei tanto lavoro anche a porte chiuse”
04 Novembre 2020 17:58
(ANSA) – ROMA, 04 NOV – “Vengo dalla Francia dove il lockdown è in vigore già da una settimana per la seconda ondata della pandemia. Me lo aspettavo, ma prima di tutto conta la situazione sanitaria”. Stèphane Verger, nuovo direttore del Museo Nazionale Romano, commenta così la chiusura dei musei, tra le misure stabilite per contrastare la diffusione del Covid-19. “Sono i medici e chi si sta occupando della pandemia da sei mesi che devono dare le indicazioni – spiega all’ANSA -. Non mi compete dire se è giusto o no. E’ un periodo talmente incerto. La cosa ragionevole è seguire le decisioni prese. Si spera che siano buone decisioni che permettano di restringere i contagi. Dobbiamo fare fronte insieme guardando al momento in cui si riaprirà con grande gioia di tutti”. Verger è ovviamente deluso anche per il rinvio della mostra dedicata ad Alberto Savinio che si sarebbe dovuta inaugurare l’11 novembre, ma guarda alle opportunità che possono essere sfruttate durante il lockdown. “Nei musei in generale e nel Museo Nazionale Romano in particolare c’è talmente tanto da fare per ripensare le collezioni, i percorsi espositivi, il restauro delle opere. Non sarà un periodo perso. Dietro le porte chiuse si continua a lavorare e poi si potrà mostrare il risultato di questa attività. Tanti miei colleghi la pensano così”. In una fase delicata come quella che si va prospettando in questi giorni, spiega, “un museo deve essere presente sui social, come è successo nei mesi scorsi. Abbiamo inaugurato il nuovo sito che implementeremo nelle prossime settimane con visite virtuali, intervento di specialisti, presentazioni di opere. Da un male possono uscire cose buone, un nuovo modo di presentare le collezioni, sperimentare percorsi nuovi”. “Oltre a lavorare alla riorganizzazione interna – aggiunge – il periodo di chiusura sarà dedicato anche alle collezioni conservate nei magazzini e sugli archivi con l’ idea di aprire questo patrimonio. La gente deve sapere che dietro il Museo Nazionale Romano c’è un altro museo altrettanto ricco e spettacolare che si dovrà far vedere. Arriverà il tempo in cui saremo finalmente liberi di tornare nei musei”. (ANSA).
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