Zanzara tigre in aumento a Piacenza: “L’80% dei focolai nelle aree private”

04 Agosto 2015 11:53

CONTROLLI 2

E’ notevolmente aumentata la presenza della zanzara tigre sul nostro territorio. Lo confermano i dati di quest’anno delle ovitrappole, che mostrano una presenza nettamente superiore.
Nei giorni scorsi alcuni tecnici del Centro Agricoltura e Ambiente Nicoli di Crevalcore (Bologna) hanno effettuato controlli sulle tombinature pubbliche e private del Comune di Piacenza.

Alle ispezioni ha partecipato anche Alessandro Chiatante, del settore per il controllo degli infestanti del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza.
I controlli hanno confermato che nel nostro territorio la presenza dei focolai larvali di riproduzione del fastidioso insetto è concentrata in particolare nelle aree private.
“I Comuni – ricorda Chiatante – sono responsabili dei trattamenti antilarvali nelle aree pubbliche. Ma l’80 per cento dei focolai è in area privata, per cui solo una partecipazione collettiva può portare a risultati concreti”. In particolare, le percentuali più alte di presenza di focolai larvali non trattati con il prodotto larvicida sono state riscontrate nelle aree condominiali. “Mentre nelle abitazioni singole i proprietari spesso dimostrano di saper fare la prevenzione e di usare le pastiglie, nei condomini, specie se grandi, nessuno provvede ai trattamenti”.
“È indispensabile – prosegue l’esperto – evitare ristagni d’acqua sui balconi, in cortile e in giardino”.
Tombini e zone di scolo – ricorda l’Ausl – devono essere regolarmente trattati con gli appositi prodotti larvicidi: nelle farmacie del territorio provinciale che aderiscono alla convenzione tra Federfarma e il Comune di Piacenza, i prodotti appositi sono disponibili al prezzo di costo (3,50 €).
Anche la protezione individuale dalle punture è importante: all’aperto, specie in zone ricche di vegetazione, occorre ricordare che la zanzara tigre è attratta dai colori scuri e dai profumi, occorre usare repellenti sulla pelle (con cautela nei bambini e nelle donne incinte); al chiuso utilizzare le zanzariere alle finestre e, in caso di necessità, usare spiralette e altri diffusori di insetticidi.
La zanzara tigre, ricorda infine l’Ausl, può trasmettere malattie fino a pochi anni fa sconosciute nel nostro Paese: la Chikungunya, malattia dal decorso benigno che provoca febbre alta e dolori articolari anche persistenti, e la Dengue, che si manifesta con sintomi simili, ma può dare complicanze gravi.

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