Raccolta vestiti usati, la denuncia: “Nel Piacentino 48 cassonetti abusivi”

13 Settembre 2016 15:57

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“I furti sono un problema marginale rispetto al triste fenomeno dell’abusivismo. Si stima che negli ultimi tre anni il 20% degli indumenti usati donati dai piacentini sia finito in mano al mercato non autorizzato”. Lo affermano i responsabili di Geocart, la cooperativa incaricata per conto di Iren di svuotare i contenitori della Caritas presenti a Piacenza. In città ce ne sono 67, ai quali se ne aggiungono altri 47 nei 21 comuni della provincia che hanno attivato la convenzione con Caritas.
Purtroppo, da qualche anno nel Piacentino, hanno fatto la loro comparsa anche diversi cassonetti abusivi, solitamente gialli e delle stesse dimensioni di quelli della Caritas. Posizionati sul suolo pubblico da ignoti, essi sono privi però dei loghi ufficiali dell’organizzazione. Stando all’ultima indagine di Geocart ce ne sono 20 in città e 28 in provincia.
Numeri significativi che incidono pesantemente sulla raccolta autorizzata. Nel 2012, infatti, quando il fenomeno dell’abusivismo era ancora debole, la filiera regolare nel Piacentino poteva contare su 550 tonnellate di vestiti ed accessori usati. Nel 2015, con l’aumento dei contenitori irregolari, la quantità di abiti prelevata dalla Geocart è diminuita molto, scendendo a 430 tonnellate. “Molti cittadini, in buona fede, introducono i loro vestiti nei contenitori gialli, senza verificare che si tratti di quelli di Caritas” spiega il presidente di Geocart Sergio Bernini.

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