“Il Trittico” di Puccini arriva questa sera al Teatro Municipale

02 Febbraio 2018 05:30

La Stagione d’Opera 2017/2018 del Teatro Municipale di Piacenza prosegue alle 20.30 di questa sera, venerdì 2 febbraio, e domenica 4 febbraio alle 15.30 con “Il Trittico” di Giacomo Puccini, capolavoro costituito dai tre atti unici “Il Tabarro“, “Suor Angelica” e “Gianni Schicchi“, in occasione del centenario dalla prima rappresentazione, avvenuta il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York. La Fondazione Teatri di Piacenza dedica Il Trittico alla memoria di Simonetta Puccini, nipote del grande compositore, scomparsa lo scorso dicembre.

L’opera sarà diretta da Aldo Sisillo, alla guida dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e del Coro del Teatro Comunale di Modena preparato da Stefano Colò. Lo spettacolo riprende l’allestimento di grande successo del 2007 firmato dalla regista Cristina Pezzoli. Il nutrito cast comprende nomi di assoluto prestigio internazionale: nel ruolo di Michele (Il Tabarro) e di Gianni Schicchi farà il suo atteso ritorno al Municipale Ambrogio Maestri, uno dei più acclamati baritoni della scena internazionale, particolarmente amato dal pubblico di Piacenza, ospite regolare del Teatro alla Scala, de l’Opéra National de Paris, dell’Opernhaus di Zurigo, del Festival di Salisburgo e del Metropolitan di New York. Il ruolo principale di Suor Angelica e quello di Giorgetta nel Tabarro sarà interpretato dal soprano Anna Pirozzi, di casa sui più prestigiosi palcoscenici, recente ospite al Teatro alla Scala di Milano, al Covent Garden di Londra e al Teatro Real di Madrid. Il tenore di grande temperamento Rubens Pelizzari sarà Luigi e la piacentina d’adozione Anna Maria Chiuri, mezzosoprano tra i più apprezzati, sarà impegnata nei tre ruoli de La Frugola, Zia Principessa e Zita; il tenore Marco Ciaponi, uno dei giovani talenti cresciuti nell’ambito dell’Opera Laboratorio del Teatro Municipale di Piacenza, vestirà i panni del Tinca e di Rinuccio. La produzione unisce le forze di quattro Teatri: Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

L’idea di un’opera costituita da tre atti unici fu di Puccini e, sebbene non avesse precedenti, assecondava un costume che aveva già dato vita ad alcuni capolavori della scuola verista italiana, come Cavalleria Rusticana e I pagliacci, ed era diffuso nell’avanguardia europea. I tre episodi dell’opera sono profondamente diversi l’uno dall’altro: un fosco delitto passionale sulle rive della Senna (Il tabarro), la colpa e la disperazione di una suora in un convento di clausura (Suor Angelica), la comicità irresistibile di una truffa nella Firenze medioevale (Gianni Schicchi).

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