Dolore e speranza nelle memorie della scrittrice albanese Lume Plaku

26 Dicembre 2019 04:12

Un libro dedicato al padre, all’Albania, al dolore di una famiglia. La piacentina, di origini albanesi Lume Plaku, mediatrice culturale premiata con il riconoscimento Nada, ha voluto scrivere le proprie memorie, intitolate “Cronaca di una condanna a morte” edite da Kalendae, partendo dalla figura del padre condannato a morte e ucciso nell’Albania del dittatore comunista Hoxha. Un viaggio nella memoria doloroso, ma necessario che parte dalla sua infanzia e arriva ai giorni nostri.

“Ho scritto il libro in una settimana piangendo perché è un grido di dolore di me bambina che vede lo sfascio della propria famiglia dopo che il papà viene arrestato dal regime comunista – spiega Lume Plaku, già autrice di una decina di volumi in prosa e in versi pubblicati in Albania e in Italia -. Ancora adesso non abbiamo una tomba su cui posare un fiore. Questo libro è il mio modo di dire addio a mio padre e accettare in qualche modo la sua scomparsa, ma anche un veicolo per raccontare quello che è mi successo dopo in Albania e qui in Italia a Piacenza”.

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