Klimt, ascoltati i custodi dell’epoca. Indagini ripartono dagli anni ’90

13 Febbraio 2020 04:00

“Ma tu e Stefano Fugazza avete fatto qualche cosa insieme?”. Questa domanda sarebbe stata rivolta dagli investigatori della squadra mobile a Valeriano Beltrame, che in un biglietto autografo inviato al giornalista di Libertà Ermanno Mariani si è assunto la responsabilità del furto di “Ritratto di Signora”. E’ quanto emerge da un video girato dalle Iene (la popolare trasmissione televisiva di Italia Uno) che più di tre settimane fa sono riuscite ad intervistare questo ladro d’altri tempi. Intanto trapelano altre notizie sull’indagine condotta dalla squadra mobile, in collaborazione con i carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico di Bologna. Nei giorni scorsi sono infatti stati sentiti come persone informate sui fatti i due custodi (uno è deceduto) che erano in servizio all’epoca del furto di ritratto di signora di Gustav Klimt, trafugato dalla galleria Ricci Oddi fra il 19 e il 22 febbraio del 1997 (la data precisa non si è mai saputa). I tre all’epoca della sparizione del dipinto erano stati indagati per furto in concorso e le loro abitazioni furono perquisite. La polizia insomma sembra ripercorrere con pazienza, le tracce di quella vecchia indagine della fine degli anni novanta.

Al momento tre le persone indagate per ricettazione in merito alla ultraventennale scomparsa del dipinto del pittore austriaco sono: Valeriano Beltrame,  Rosella Tiadina, la vedova di Stefano Fugazza scomparso nel 2009, e una terza persona della quale non si conosce ancora l’identità.

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