Il mistero del quadro di Oswaldo Bot, sparito più di 60 anni fa

28 Giugno 2020 05:00

Che fine ha fatto il ritratto di Italo Balbo realizzato da Oswaldo Bot? È stato rubato? E da chi? A raccontare la storia del mistero che avvolge la scomparsa del quadro dell’artista piacentino è Giorgio Vecchi, professore universitario in pensione, figlio dello storico titolare, e successivamente gestore del Grande Albergo Roma.

Questa storia nasce intorno agli anni trenta del secolo scorso a Piacenza, quando il geniale ma squattrinato artista Bot regala il quadro all’amico Angelo Vecchi, zio di Giorgio e fratello del gestore dell’albergo Roma.

Il dipinto, in perfetto stile futurista, era stato presentato nel 1932 alla 18° Biennale di Venezia. Italo Balbo fu un importante mecenate dell’artista piacentino invitandolo più volte in Libia quando ne divenne governatore. Il suo ritratto fu appeso su una parete della grande sala da pranzo dell’albergo Roma, da dove successivamente scomparve in circostanze misteriose.

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