Bar e ristoranti chiusi, perdite per 38 miliardi. Lertora: “Serve una svolta”

05 Gennaio 2021 16:44

Perdite per quasi 38 miliardi di euro (il 40% del fatturato) sono state registrate dal settore della ristorazione italiana nel 2020 a causa del lockdown, delle chiusure autunnali e delle festività. Per questo la Fipe – Confcommercio, Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, insieme alle principali sigle sindacali del Commercio e del Turismo, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, ha scritto al Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, chiedendo un incontro urgente, per elaborare insieme un piano organico di interventi per le imprese e i lavoratori dei pubblici esercizi, anche con l’obiettivo di programmare una riapertura in sicurezza dei locali. Il presidente della Fipe Confcommercio Piacenza, Cristian Lertora, commenta l’iniziativa: “Concordo in pieno sulla necessità di andare direttamente a parlare al cuore decisionale del Paese, per esporre la realtà nuda e cruda come è, cioè a dir poco drammatica. E ora, già con i primi provvedimenti di inizio anno, il settore pare non avere pace: ogni volta che si avvicina la scadenza delle misure restrittive, ne vengono annunciate di nuove e si riparte da zero. Così anche il primo provvedimento del 2021 ha disposto la chiusura di bar e ristoranti nei fine settimana, lasciando gli imprenditori nell’incertezza dall’11 gennaio in poi, con i danni e le distorsioni che ne conseguono. Ci associamo quindi alla lettera inviata dal presidente Stoppani e chiediamo con forza a governo e comitato tecnico scientifico, di dare prospettive diverse – più certe, ma anche più motivanti – ad un settore che ha pagato un prezzo altissimo, ma soprattutto che ha già dimostrato di poter lavorare in totale sicurezza.

Fipe scrive al ministro Patuanelli

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