Nel 2020 spazzate via dalla pandemia quasi 1.400 imprese piacentine

23 Gennaio 2021 00:05

Gli effetti della pandemia da Covid si misurano anche attraverso le aziende che non hanno retto al 2020. Quello che purtroppo era già emerso a settembre, ha trovato conferma nell’ultimo trimestre, caratterizzato dalla seconda ondata del virus e dove i numeri sono drammaticamente peggiorati. Nella provincia di Piacenza, hanno chiuso 1.374 aziende, di cui gran parte a seguito dell’emergenza Coronavirus. Di contro, c’è chi ha deciso di investire e aprire una attività, proprio nell’anno più buio per l’economia locale. Sono state 1.174 le iscrizioni al registro delle imprese, con un saldo negativo di 200 attività (-0,69%). A scattare la fotografia della situazione attuale è Unioncamere-Infocamere.

Sul territorio piacentino le imprese registrate sono complessivamente 28.912 (29.110 nel 2019). Neanche a dirlo il settore più sofferente è quello del commercio, penalizzato dalle restrizioni imposte per contrastare la diffusione del Covid. Sono 112 le imprese, tra bar, ristoranti, alberghi e bed and breakfast che hanno chiuso i battenti nel 2020 (52 le nuove iscrizioni). Il conto più salato lo ha pagato il commercio in generale: 341 cessazioni e solo 192 nuove attività, con un saldo di 149 aziende “perse”. Anche il comparto dell’agricoltura ha sofferto, con 221 imprese cessate e 102 iscrizioni totali (-119). Sono 107 le chiusure che hanno invece riguardato le attività manifatturiere, con soltanto 45 nuove aperture. Dati che confermano l’erosione del tessuto imprenditoriale locale dovuta all’emergenza sanitaria, che si è trasformata a tutti gli effetti anche in emergenza economico-sociale.

ECCO LE TABELLE DETTAGLIATE

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