Cristina Scabbia, la Queen of Metal e PlayStation Playmaker, parla del nuovo album in uscita dei Lacuna Coil “Sleepless Empire” e delle sue tante passioni
Il fascino dell’intelligenza, l’entusiasmo di chi ama profondamente ciò che fa, dalla musica a tante altre passioni di cui parleremo nel corso di una chiacchierata che, alla fine, ci fa persino sentire un po’ complici e amiche. E’ una bellezza gotica trascendentale, quella di Cristina Scabbia: lei è l’icona femminile del Metal, voce femminile dei Lacuna Coil, aggressiva con l’anima, espressiva, sensuale, teatrale, simpaticissima.
Parliamo con lei dopo l’annuncio del nuovo album dei Lacuna Coil “Sleepless Empire”, in uscita il 14 febbraio su Century Media Records, «la nostra prima raccolta di inediti da “Black Anima” del 2019», ricorda lei. E a proposito del singolo “Oxygen”, già uscito anche in video, aggiunge che «il brano affronta un momento di difficoltà emotiva e conflitto interiore. Il testo trasmette un senso di soffocamento in un ambiente tossico, sia letteralmente che metaforicamente, dove ogni tentativo di salvarsi, rappresentato dall’ossigeno, sembra essere vano. Questo brano racchiude la fatica che si fa per liberarsi da quello che ci sta in qualche modo trattenendo, e mostra un percorso pieno di ostacoli. Un crudo inno di vulnerabilità, resilienza e coraggio nell’affrontare anche ciò che sembra insormontabile. Stare immersa in acqua per ore durante le riprese del video è stato catartico per me – prosegue Scabbia -. Ho realizzato che, per quanto piacevole possa essere la sensazione di galleggiare, in un attimo sarebbe potuta diventare pericolosa e addirittura mortale se non fossi stata attenta. Ho pensato fosse una sensazione simile a quella del brano».
Cristina, l’ispirazione per “Sleepless Empire” è arrivata durante le sessioni di “Comalies XX” del 2022. Com’è andata?
«Prima di tutto, sono molto contenta del nostro nuovo album in uscita. Io, Andrea Ferro, Marco Coti Zelati e Richard Meiz ci siamo trovati in sintonia e abbiamo scritto un gran bel disco cinque anni dopo “Black Anima”, che ho amato moltissimo. Anche se, è vero, nel 2022 c’è stato un remake di “Comalies”, vent’anni dopo, grazie alla tecnologia. E proprio in quel contesto, sono germogliati i semi di “Sleepless Empire”».
Tornando a “Comalies XX”, lei ha detto che si è trattato di una sfida.
«E’ vero perché produrre un album iconico per i fan era un rischio. Si trattava di un disco amatissimo, ma tutto è andato bene ed anzi, ci siamo portati dietro il nuovo repertorio».
Lei ha fatto molte esperienze trasversali. Colpisce il fatto di averla vista cantare con Franco Battiato, spendersi in un progetto umanitario, dividersi in collaborazioni con importanti artisti, affrontare vari generi, scrivere un’autobiografia ed inoltre interpretare Bowie, fare il giudice di The Voice of Italy… come riesce a fare tutto?
«Come persona, io ho bisogno di fare tante cose diverse altrimenti mi annoio. Le persone che mi conoscono, anche in famiglia, lo sanno. Posso trascorrere giornate in pigiama e nel frattempo leggere, studiare, fare mille progetti. Mi ritengo fortunata perché posso fare tante esperienze, tutte belle e significative. Sono felice di travestirmi da David Bowie così come di esibirmi da casa indossando una felpa su Twitch, diversamente dallo stile del mio look con i Lacuna Coil, che è molto curato».
Come si fa ad essere la Regina del Metal, per di più sexy, e a mantenersi umili?
«Sono rimasta sempre con i piedi per terra. Vado a fare la spesa in tuta, amo il contatto con le altre persone e vivo ancora nel quartiere dove sono nata. Io non saprei essere diversa, per me io sono sempre una persona normale che può essere riconosciuta. Ho anche le mie difficoltà, ma ho avuto e ho una famiglia speciale. La cosa più importante è propormi per ciò che sono e non fingere o posare solo per raccogliere più follower o più like sui social».
Pochi giorni fa sui social lei ha commentato il fenomeno Måneskin.
«Ma sì, certo, sono diventati un fenomeno e sono bravi. Quel che mi stupisce, e mi ruga un bel po’, è il fatto che tutti sembrano aver scoperto la bellezza del rock. Con i Lacuna Coil, facciamo rock da trent’anni e spesso ci siamo sentiti dire: “Ma cosa pensate di fare?”».
Long Live Rock, insomma. Finalmente?
«Sì, finalmente. Ma era ora! Qualcuno doveva darsi una svegliata prima!».
Veniamo al mondo dei videogiochi, alla collaborazione con il videogame Metal: Hellsinger, al doppiaggio di Remnant 2, alla partecipazione a festival come Lucca Comics & Games e Wired Next Fest… E’ ambasciatrice e testimonial. Come nasce la sua passione per i videogiochi?
«Chiarisco subito di essere una videogiocatrice mediocre. Per me è importante sottolineare che il mondo dei videogiochi è democratico, quindi lì trova spazio anche un videogiocatore del mio livello. Mi stupisce aver ricevuto tanta attenzione perché io mi reputo solo un’appassionata ed anche nel mondo videoludico mi pongo in modo genuino. Forse, ancora una volta, a ripagare è la sincerità».
Cristina, lei è parte del programma Playstation Playmakers insieme a star del cinema, della musica e dello sport mondiali.
«Sono entusiasta e, soprattutto, onorata per questo ruolo di “trendsetter”. Amo da sempre la PlayStation e mi accaparro tutte le novità, dedicando gran parte del mio tempo libero a giocare. Il programma PlayStation Playmakers è stato avviato lo scorso anno e rientrarvi ha significato molto perché il brand ha segnato la mia vita: gioco alla PlayStation dal 1994 e, in tutti questi anni, mi ha sempre stupito e appassionato. Indubbiamente tra me e PlayStation c’è un amore reciproco. Inoltre, sono interessata a interagire, come Playmakers, con gli altri giocatori. C’è una vera e propria comunità a livello mondiale, attorno a PlayStation. E sono molto contenta di farne parte!».
Torniamo al suo impegno sociale: spicca un progetto per l’Africa.
«Si tratta del progetto Rezophonic, per il quale non mi prenderei troppi meriti poiché l’idea è stata del batterista Mario Riso, che dal 2006 mi ha coinvolta insieme ad altri artisti – Bluevertigo, Jovanotti, Giuliano dei Negramaro, Francesco de Le Vibrazioni… – in questo progetto musicale e umanitario in favore della costruzione dei pozzi d’acqua in Kenya, in collaborazione con Amref (nonostante la sua modestia, un pozzo costruito in Kajado porta il suo nome in segno di gratitudine, ndr). Io ho solo apportato un piccolo contributo, divertendomi e sapendo di aiutare. A volte, basta poco. Faccio un esempio:all’ultimo Lucca Comics &Games ho acquistato un’opera d’arte a un’asta benefica. Inoltre, ci tengo a dire che sono anche una donatrice di sangue… lo faccio da poco perché prima ero sempre in tournée, ma invito tutti a farlo, se sono in buone condizioni di salute. Tra l’altro, ogni volta ti fanno gli esami e verificano come stai, quindi è utile anche a chi dona. Mi rende felice anche perché mia sorella ha avuto bisogno di una trasfusione e poi entrare in ospedale da sana e uscire da sana, con tanto di test che lo garantisce, è qualcosa che mi fa sentire il cuore gonfio di gratitudine».
In mezzo a questo entusiasmo, c’è spazio per qualche desiderio ancora da realizzare?
«Desideri ne ho tanti. Tra le mie passioni ci sono le figure, sono una collector dei videogame ed ecco cosa vorrei: una casa più grande perché non so più dove mettere i miei pezzi da collezione. Passiamo ai desideri “intimi”: che i miei cari, che ho perso, venissero a trovami nei sogni e di essere sempre serena. Infine, con i Lacuna Coil: scrivere la colonna sonora per un film e per videogiochi. Per me è già stato bellissimo interpretare la canzone “Destroy something beautiful” all’interno del videogioco “Call of Duty Black Ops 6 – Zombies”, in collaborazione con un autore come Kevin Sherwood. Sotto al post che dava l’annuncio c’erano tantissimi commenti positivi, mi ha fatto piacere. Essere chiamata, come ambassador, a far parte di un progetto planetario come CoD è un’esperienza importante. Spero sempre di dare qualcosa agli altri, in risposta a ciò che ricevo».
di Eleonora Bagarotti
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