Defiscalizzazione: la Serie C proclama lo sciopero, domenica non si gioca

16 Dicembre 2019 15:33

Domenica la Serie C di calcio si fermerà. Lo annuncia il presidente Francesco Ghirelli: “Abbiamo deciso che il primo turno del girone di ritorno del campionato Serie C, in programma il 21 e 22 dicembre, non verrà disputato. Per rispetto alla disponibilità del ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che ha convocato la Figc per mercoledì 18 dicembre per discutere la tematica della defiscalizzazione per i club di Lega Pro, sarà doveroso, all’esito dell’incontro, valutare con i club quanto concretamente emerso. I club di Serie C si sono dati regole rigorose per le iscrizioni al campionato e per i controlli durante lo stesso”.
Dunque c’è ancora uno spiraglio per perché si possa giocare, con il Piacenza che domenica sarebbe impegnato in casa alle 17.30 contro l’Arzignano. “I club di Serie C fanno calcio e svolgono una funzione sociale presidiando il territorio – aggiunge Ghirelli – il calcio dei pulmini, il calcio che rappresenta 60 città e 17 milioni di persone. Decidere di fermarci non è stato semplice ed è stata una decisione a lungo meditata e travagliata. Abbiamo deciso di andare avanti perché devono dirci se serviamo per le funzioni che svolgiamo. Abbiamo chiesto la defiscalizzazione/credito di imposta. Per fare cosa? Per darci una mano ad abbassare i costi ed avere risorse da reinvestire in infrastrutture materiali (centri sportivi per i giovani) e in infrastrutture immateriali (formazione dei giovani). Questo comporterà cofinanziamento negli investimenti dei proprietari dei club, in un momento in cui è scarsa la fiducia nell’investimento in Italia. La Lega Pro, dopo aver definito le regole che allontanano i banditi, ora ha chiesto un segnale per conquistare la sostenibilità dei club.  Le risposte non ci sono, si continua con i rinvii. Ci fermiamo, il Campionato Serie C riprenderà il 12 gennaio 2020. C’è il tempo necessario perché il Governo ed il Parlamento ci diano le risposte concrete di cui abbiamo necessità. Quello che può succedere alla ripresa del campionato è facile da intuire, la nostra pazienza non c’è più e quindi continueremo la nostra battaglia”.

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