Il Piace di Pighi si presenta: “Rischiavamo di sparire”. Polenghi nuovo socio

06 Giugno 2020 15:15


Con il passaggio di quote a Roberto Pighi si è chiusa ieri l’epopea dei fratelli Gatti alla guida del Piacenza Calcio.
Oggi si è aperta una nuova fase per la società biancorossa. L’occasione per illustrarla è stata la presentazione del nuovo direttore sportivo Simone Di Battista.
Tutte le attenzioni, però, erano concentrate innanzitutto sulle vicende societarie. “Il Piacenza calcio ha rischiato di non esserci più – ha detto in apertura di incontro il direttore generale Marco Scianò, entrato nella nuova compagine societaria con il 2% – e solo la responsabilità delle persone che sono sedute qui al tavolo ha impedito che la città perdesse una realtà come il Piace”.

Tutto adesso ruota attorno alla figura di Roberto Pighi, che ha raccolto la non facile eredità di socio forte e presidente: “L’obiettivo è mantenere la categoria nel prossimo campionato. Il budget sarà del 50 per cento in meno di quello dell’anno passato, il mio sogno sarebbe quello di trasformare questa società in una sorta di azionariato imprenditoriale”.
Il modello da seguire è quello del Cesena, dove una dozzina di imprenditori partecipa al capitale della società. Un primo passo il Piacenza lo ha già compiuto: “Uno sponsor in prima linea, la Polenghi, ha preso 5% delle quote – ha rivelato Pighi – mentre il quarto socio attuale è la Artigiana Farnese. Ma stiamo individuando altri imprenditori che possano entrare in società: finiremo la stagione noi quattro, ma abbiamo messo a punto un piano che prevede l’ingresso di molte più persone. Convoglieremo tanti piccoli imprenditori sul modello Cesena.Partiamo coi piedi per terra ma spinti da motivazioni di orgoglio e responsabilità”.

PRESENTATO IL DS SIMONE DI BATTISTA
Probabilmente il nuovo direttore sportivo Simone di Battista non si aspettava che la sua presentazione sarebbe coincisa con un passaggio storico per tutta la società biancorossa. “Che mi sia stata data questa possibilità dal Piacenza calcio è un onore – ha detto – sono stato scelto per quello che ho fatto al Fiorenzuola, che ovviamente ringrazio. Ho sentito la fiducia giusta per poter portare avanti il progetto biancorosso: credo in un calcio spumeggiante, propositivo. È il mio modello di gioco che vorrei portare anche qui. Il bel calcio conta, ma si deve trasformare in concretezza. Il progetto di questa società è una bellissima casa che va arredata: Dobbiamo essere bravi noi a farlo”.

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