Scoppia il “caso Baranowicz”: Vibo Valentia per ora non dà il nullaosta

20 Ottobre 2020 11:28

Michele Baranowicz è “un ostaggio”. Di regolamenti della Federazione che pretende che, pur in assenza di un contratto, sia comunque l’ultima società in cui ha giocato, e in questo caso Vibo Valentia, a dovere dare il via libera al giocatore perché si possa accasare ad una nuova società. E Vibo Valentia è la prossima avversaria della Gas Sales Bluenergy, che al momento non può tesserare il giocatore. La società calabrese ieri ha scaricato il problema sottolineando che “ad oggi l’atleta Baranowicz non è più tesserato con la nostra società, le regole della Fipav in merito al tesseramento degli atleti sono chiare e noi le stiamo rispettando”. La Gas Sales Bluenergy non ci sta. “Siamo veramente amareggiati – ha sottolineato la presidente Elisabetta Curti – dalla spiacevole situazione che si è venuta a creare. Le regole della Fipav prevedono che Tonno Callipo Vibo Valentia dovrebbe rinnovare il tesseramento dell’atleta e poi rilasciare il nulla osta al trasferimento con Piacenza: è quindi evidente che per risolvere la questione sarebbe sufficiente avere il consenso immediato da parte di Vibo. “Ho cercato personalmente – sottolinea la presidente in un comunicato della società – più volte di contattare il Cavalier Callipo, senza mai avere risposta alle mie telefonate”.

La presidente lancia quindi una proposta. “Immaginando di comprendere appieno lo spirito collaborativo e la totale estraneità di Vibo Valentia verso condotte antisportive, ci sentiamo di proporre un compromesso di buon senso, nel rispetto dei vigenti seppur ambigui regolamenti, e cioè di spostare lo scontro diretto con la Tonno Callipo, una volta che il tesseramento di Baranowicz sia diventato effettivo con la nostra società. In caso contrario è evidente come da questa storia usciremmo tutti perdenti: Baranowicz che non può giocare, noi che non abbiamo potuto schierare il giocatore a Modena e a Vibo Valentia, Tonno Callipo che vittima di un regolamento ‘ambiguo’ perde l’occasione di dimostrare quel senso di fair play che sta alla base del nostro sport: sportività che fortunatamente continueranno a dimostrare i nostri rispettivi tifosi da sempre gemellati”.

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