Silva a Zona Piace: “Domenica sarà una gara speciale”. I dilettanti: “Ok allo stop”

27 Ottobre 2020 08:40

“Una soddisfazione grandissima, il mio primo pensiero è andato alla mia famiglia e in generale a tutti coloro che sostengono questa squadra. Il mio amico Traorè, che andrà al Manchester United, mi ha scritto per farmi i complimenti e allo stesso tempo sono contento per lui. Ma anch’io sogno ancora di arrivare in Serie A”.
Sono le parole di Niccolò Ghisleni, attaccante del Piacenza, uno dei tanti giovanissimi della rosa biancorossa che, ieri sera, è stato ospite della trasmissione condotta da Corrado Todeschi. Su Telelibertà è stato ancora tempo di analisi e approfondimenti relativi al momento della squadra di mister Manzo, ancora positivo al Covid e sostituito egregiamente in panchina dal vice Lunardon. Ghisleni ha raccontato dell’emozione del primo gol tra i professionisti dopo la lunga gavetta all’Atalanta, ma è stata anche la serata del ritorno sugli schermi della tv di Piacenza di Jacopo Silva, ex capitano del Piace e che domenica prossima sarà avversario al Garilli con il suo Renate.
“Non sarà una partita come le altre, è ovvio – ha spiegato Silva -. Nonostante l’assenza di pubblico, sarà una sensazione strana ripresentarmi dall’altra parte della barricata. In estate, non lo nego, ho sperato in una chiamata ma a Meda ora ho trovato un ambiente fantastico e una società ai massimi livelli per organizzazione e capacità”. Silva, che tra pochi mesi diventerà papà, sarà dunque uno degli ex della sfida che andrà in scena rigorosamente senza pubblico a partire dalle 17.30.
E’ stata invece l’ultima puntata, almeno per il momento, di Zona Calcio, la trasmissione dedicata ai dilettanti. Tantissimi gli ospiti collegati con lo Spazio Rotative per commentare il momento delicatissimo che sta vivendo il calcio e lo sport in generale.
“Non avrei nemmeno consentito l’inizio dei campionati – è stato il giudizio del sempre diretto Massimo Mazza, tra i volti più noti del nostro calcio -. Non pensiamo solo ai rischi legati alle quarantene e ai disagi professionali che corrono ragazzi e tecnici. Dobbiamo ricordarci dei tanti dirigenti e collaboratori, in molti casi avanti con gli anni, che hanno rischiato di essere contagiati e che il Covid avrebbero potuto accusarlo ben più di giocatori nel pieno della salute. Sono dell’avviso che non si sarebbe dovuto nemmeno ricominciare”.
Uno stop d’ufficio che ha trovato d’accordo tutti gli ospiti intervenuti: da mister Dario Bongiorni della Pontenurese con il figlio Riccardo, attaccante dell’Alsenese, passando per Davide SOressi, mister del Rottofreno, fino ad arrivare a Ivan Brusi della Junior Drago e Massimo Ciotola del Nibbiano Valtidone.

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