Cassa integrazione in deroga, a Piacenza 1.510 richieste dalle imprese

30 Aprile 2020 17:20

Da Piacenza sono partite 1.510 richieste di cassa integrazione in deroga per i dipendenti delle ditte in crisi in seguito all’emergenza Coronavirus. Lo comunica la Regione Emilia Romagna, facendo il punto sul quadro generale delle domande istruite dall’Agenzia per il lavoro. Il dato piacentino – così come quello delle città limitrofe – mette a fuoco la difficile situazione delle attività produttive in seguito all’allerta sanitaria in corso. “Tutte le richieste arrivate alla Regione fino al 14 aprile sono già state consegnate all’Inps per il pagamento e agli istituti bancari per l’anticipo – spiega Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico -. Nei giorni scorsi ci sono state alcune sofferenze, ma a oggi ci risultano superate. Se tuttavia dovessero sussistere ancora difficoltà con l’anticipo della liquidità da parte di qualche istituto di credito, invito le rappresentanze associative e sindacali, nonché lavoratrici e lavoratori, a segnalarlo all’Agenzia regionale per il lavoro ([email protected]) per le opportune verifiche ed eventuale segnalazione all’istituto interessato. Riconfermiamo che con l’ultimo riparto effettuato dal Governo sarà totale sia la copertura economica che quella previdenziale”.

TUTTI I NUMERI – Ecco i dati della cassa integrazione in deroga in Emilia-Romagna: dalla Regione sono già state inviate all’Inps per la liquidazione 21.758 domande, per oltre 66mila lavoratori interessati. Nello specifico: 5.646 richieste istruite a Bologna, 3.367 a Modena, 2.471 a Rimini, 2.023 a Reggio Emilia, 1.638 a Forlì-Cesena, 1.881 a Ravenna, 1.758 a Parma, 1.510 a Piacenza e 1.464 a Ferrara.

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