Quirinale, anche il piacentino Rancan tra i “grandi elettori”: scelto in Regione con 19 voti

18 Gennaio 2022 16:11

C’è anche il piacentino Matteo Rancan tra i “grandi elettori” scelti in Emilia-Romagna per esprimere la propria preferenza nelle imminenti elezioni del nuovo Presidente della Repubblica.

L’Assemblea legislativa regionale ha eletto, nella seduta di oggi, i tre delegati: insieme al capogruppo leghista, scelto con 19 voti, ci sono Emma Petitti (26 voti) e Stefano Bonaccini (32 voti).

L’Assemblea legislativa regionale ha scelto i tre “grandi elettori” (ogni consigliere aveva la possibilità di indicare due nominativi) grazie al sistema di voto telematico adottato nel periodo di emergenza Covid, che ha consentito l’espressione del voto grazie un’apposita applicazione (denominata i-Voting).

CHI SONO I TRE DELEGATI – Rancan, piacentino, è il capogruppo della Lega e ed è al suo secondo mandato in Assemblea legislativa: “E’ per me motivo di grande orgoglio rappresentare l’Emilia-Romagna nell’elezione del presidente della Repubblica. La mia presenza, in rappresentanza della opposizione, in seno a una compagine di grandi elettori che avrà un ruolo da protagonista nell’elezione del prossimo Capo dello Stato, aumenta le mie responsabilità. Auspico l’elezione di un presidente della Repubblica che abbia a cuore l’Emilia-Romagna e i suoi cittadini”.

Bonaccini, modenese, è presidente della Regione dal 2014 e fino all’aprile 2021 è stato presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: “La scelta del prossimo presidente della Repubblica deve cadere su una figura il più possibile rappresentativa dell’unità del paese. Mi auguro che la politica e i partiti sappiano dare ai cittadini una risposta all’altezza delle aspettative dei cittadini. Il mio auspicio è che si riesca a trovare l’accordo già alle prime tre votazioni (dove occorre la maggioranza qualificata, ndr), dopo di che le regole sono chiare. La mia speranza è che si possa scegliere una persona in grado di rappresentare al meglio l’Italia fuori da logiche di parte”.

Petitti, riminese, è presidente dell’Assemblea legislativa. E’ stata parlamentare della Camera dei deputati dal 2013 al 2015 e assessore al bilancio e al riordino istituzionale della Regione Emilia-Romagna dal 2014 al 2020. “E’ un onore rappresentare l’Emilia-Romagna. Dal voto espresso dall’Assemblea legislativa emerge un messaggio importante di unità d’intenti delle forze politiche in un momento in cui la crisi pandemica è ancora molto forte e l’emergenza sanitaria è diventata emergenza sociale e lavorativa. Noi dobbiamo mettere le istituzioni sopra tutto. Questo ci chiede il paese, questo ci chiedono le persone. Nella scelta del prossimo presidente della Repubblica mi auguro prevalgano concordia, unità e capacità di ascolto della voce delle istituzioni locali e dei territori. Mi auguro, infine, che lo stile, la capacità di ascolto e la moderazione che hanno connotato il mandato del presidente Mattarella vengano acquisiti anche dal prossimo presidente o dalla prossima presidente della Repubblica”.

CORSA AL QUIRINALE – Le consultazioni per il successore di Mattarella, in seduta parlamentare congiunta, si apriranno alle 15 del prossimo 24 gennaio: i grandi elettori saranno 1.009, di cui 321 senatori, 630 deputati e 58 delegati regionali (tre per ogni regione, ad eccezione della Valle d’Aosta che ne avrà uno).

I precedenti in Emilia-Romagna
La prima elezione presidenziale con anche delegati emiliano-romagnoli fu quella del 1971, in cui fu eletto il democristiano Giovanni Leone e la Regione Emilia-Romagna fu rappresentata da Guido Fanti (Pci), Adamo Vecchi (Psiup, Partito Socialista di Unità Proletaria) e Natalino Guerra (Dc).

Riavvolgendo il nastro della storia si ricorda poi che Lanfranco Turci (Pci), Enrico Menziani (Dc) e Libero Gualtieri (Pri) furono i “grandi elettori” designati nel 1978 nell’elezione presidenziale che vide eletto il socialista Sandro Pertini.

Nel 1985, elezione del democristiano Francesco Cossiga, i delegati regionali furono Lanfranco Turci (Pci), Carlo Amedeo Giovanardi (Dc) e Stelio De Carolis (Pri).

Nel 1992 tra i “grandi elettori” che portarono al Quirinale il democristiano Oscar Luigi Scalfaro i delegati regionali dell’Emilia-Romagna furono Enrico Boselli (Psi), Federico Castellucci (Partito Democratico della Sinistra) e Fabio Garagnani (Dc).

Nel 1999 venne eletto Carlo Azeglio Ciampi: Vasco Errani (Democratici di Sinistra), Luigi Gilli (Partito Popolare Italiano) e Alberto Balboni (Alleanza Nazionale) furono i delegati regionali dell’Emilia-Romagna.

Vasco Errani (Democratici di Sinistra), Monica Donini (Prc) e Luigi Giuseppe Villani (Forza Italia), invece, i “grandi elettori” che nel 2006 parteciparono all’elezione di Giorgio Napolitano, per il suo primo mandato. Mentre nel 2013 toccò a Vasco Errani (Pd), Palma Costi (Pd) e Enrico Aimi (Pdl) (elezioni che confermarono alla presidenza lo stesso Napolitano).

Sette anni fa, nel 2015, furono, invece, Stefano Bonaccini (Pd), Simonetta Saliera (Pd) e Alan Fabbri (Lega) a partecipare all’elezioni di Sergio Mattarella.

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