Rdb spa, ok alla cassa integrazione. A Monticelli riparte l’attività

24 Ottobre 2012 15:27

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Primi concreti spiragli di luce in fondo al tunnel in cui è piombata la Rdb, storica azienda piacentina di prefabbricati per edilizia, attualmente in amministrazione straordinaria e gestita da tre commissari. Oggi a Roma i sindacati provinciali e nazionali, affiancati dalle rsu, hanno sottoscritto l’accordo per la messa in cassa integrazione straordinaria di tutti i 721 dipendenti della Rdb spa, tra cui i circa 70 della sede di Pontenure e la novantina in forza allo stabilimento di Monticelli. Particolari fondamentali: la cassa integrazione è retroattiva, parte dal 14 luglio scorso (quando venne decretato lo stato di insolvenza della società) e resterà in vigore per tutta la durata del mandato dei commissari straordinari. “Si tratta di garanzie molto importanti per i dipendenti – hanno commentato i sindacati (da Piacenza sono andati a Roma Marco Carini della Cgil e Mario Paolo Carrera della Cisl, oltre alle rsu) – che adesso hanno la certezza di essere tutelati dagli ammortizzatori sociali. Per noi, però, non è ancora raggiunto l’obiettivo, perché vogliamo che anche la Rdb Terrecotte sia ricompresa nella procedura”. La società e i suoi 33 lavoratori piacentini che operano negli stabilimenti di Borgonovo e Cadeo per il momento ne sono esclusi, ma a fine anno termina la cassa integrazione in deroga che è stata decisa l’estate scorsa. E senza l’assorbimento nell’amministrazione straordinaria le prospettive non sembrano buone. Stesso discorso per la società di Volla, in provincia di Napoli.
Sindacati e commissari si rivedranno il 13 novembre nella sede di Pontenure per discutere del piano di rilancio e delle offerte che già cominciano ad arrivare per rilevare la storica azienda piacentina. Che ha ripreso l’attività, seppure e regime ridotto. “Rdb spa – hanno fatto sapere i commissari – ha riavviato le produzione negli stabilimenti di Monticelli e di Tortoreto (Teramo), primi importanti passi che porteranno l’azienda ad avere una normale attività produttiva. La prossima attività, oltre che all’ultimazione e alla consegna delle commesse in portafoglio, è rivolta all’acquisizione di nuovi ordini. Nonostante il momento difficile, l’azienda, anche grazie all’impegno e alla dedizione delle proprie figure professionali e al supporto dei fornitori, continuerà ad impegnarsi per riconquistare la fiducia del mercato e ritornare ad essere un costruttore di successo”.

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