“Vivo per miracolo”: parla il ventenne accoltellato in via Colombo

11 Settembre 2020 01:08

“All’ospedale i medici mi hanno detto che sono vivo per miracolo”. Jawad Bejja, nato 20 anni a Piacenza da genitori arrivati dal Marocco, è il ragazzo accoltellato alla pancia in via Colombo nella notte tra il 29 e il 30 agosto.
“Mi hanno suturato la pancia con quaranta punti e riempito di antibiotici. Adesso sono a casa, dovrò prendere farmaci per mesi”, aggiunge intervistato dal quotidiano Libertà in edicola.
Per quel tragico episodio era stato arrestato subito dopo un venezuelano ventenne con l’accusa di tentato omicidio e maltrattamenti nei confronti dell’ex fidanzata, una ragazza piacentina ventenne che sarebbe stata all’origine di tutto.
“Era solo un conoscente con cui avevo discusso poco prima alla festa – aggiunge – e che ho raggiunto in strada per chiarire. Ma lui è spuntato dal nulla e mi ha colpito”.

L’INTERVISTA COMPLETA SUL QUOTIDIANO LIBERTÀ IN EDICOLA

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