Strada chiusa e poi arriva il Covid: Gian Paolo costretto a chiudere la tabaccheria

13 Marzo 2021 00:01

Gian Paolo Mazzoni ha gli occhi umidi. Ha appena nominato sua madre titolare della storica tabaccheria di via Roma dove ora lavora il fratello. Lui, tabaccaio di 53 anni, con quattro figli, ha invece chiuso il 31 dicembre la sua tabaccheria  che si affaccia in Strada dell’Anselma, a Piacenza. Ormai è ridotta a una scatola vuota, al cui interno Mazzoni ci riceve mentre è intento a togliere minutaglie e gli ultimi mobili.

“Sono stato qui 21 anni – dice – e ho sempre lavorato con profitto fino a quando non hanno chiuso questo tratto di via nel 2013”. La costruzione della rotonda, che smista il traffico su via Stradiotti e che taglia fuori dal passaggio la parte dell’Anselma tra l’Università Cattolica e il collegio, ha fatto calare drammaticamente il lavoro. Un duro colpo per gli affari. “A livelli insopportabili”- dice Mazzoni, che ha perso il 55% degli introiti; ma seppure a fatica e con l’idea di chiudere che già prendeva corpo ha saputo tenere duro, soprattutto per i figli, i più piccoli dei quali hanno due anni e mezzo e otto mesi. “Negli ultimi anni ho lavorato quasi esclusivamente con gli studenti dell’università – dice – poi è sopraggiunto il Covid che ha dato il colpo di grazia”.

Per mesi gli studenti erano per lo più a casa, ma l’affitto e le spese sono stati sempre lì. “In alcune giornate entravano due clienti e trascorrevo il pomeriggio in negozio a guardare un film”.

L’INTERVISTA NELL’ARTICOLO DI FILIPPO LEZOLI SUL QUOTIDIANO LIBERTA’ IN EDICOLA OGGI 

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